Recensione: "Il mare nasconde le stelle" di Francesca Barra - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

giovedì 18 febbraio 2016

Recensione: "Il mare nasconde le stelle" di Francesca Barra

Buonasera lettori sognatori!
Oggi vi parlo di un libro molto bello, che non dovrebbe mancare nelle vostre librerie. Una storia commovente che fa molto riflettere.


Titolo: Il mare nasconde le stelle
Autore: Francesca Barra
Editore: Garzanti
Pagine: 151
Prezzo: 14,90€


Il sogno di Remon è cercare la libertà. Ma è solo un ragazzo di quattordici anni e da giorni è su una barca, infreddolito e affamato. Il mare è una distesa infinita davanti a lui. Il rumore della paura è assordante in quel silenzio. Eppure Remon non si sente solo. Guarda il cielo e affida i suoi sogni alle stelle. Non sa dove è diretto. Sa bene da cosa sta fuggendo. Dal suo paese, l'Egitto. Dall'odio e dalla intolleranza che hanno cambiato la sua vita all'improvviso. Perché Remon è cristiano e non è più libero di giocare per le strade, di andare a scuola, di pregare Dio. E stato costretto a scappare senza dire addio alla sua famiglia. Nei suoi occhi, troppo giovani per aver visto già tanto dolore, rivede i momenti felici con loro: gli abbracci di sua madre, le chiacchiere con suo padre, le risate con suo fratello. Tutto ora appare così lontano. Ora che il suo viaggio è finito e una terra sconosciuta lo accoglie: l'Italia. Remon non si aspetta più nulla dal futuro. Eppure i miracoli possono accadere. Perché basta poco per sentirsi di nuovo a casa. Basta l'affetto di amici inaspettati. Basta l'appoggio di insegnanti che credono in te. Basta l'impegno e la passione per lo studio. Remon giorno dopo giorno ritrova la speranza e il coraggio di sorridere ancora. Senza dimenticare il passato. Senza dimenticare da dove viene. Ma forte di una nuova scoperta: a volte anche dal mare si può volare.

“Tutto all'improvviso era reale. Pericoloso. Sarei partito davvero. Non si poteva più tornare indietro. Avrei dovuto lasciare i miei genitori, mio fratello e tutto quanto. Mi sono messo a piangere.”
Il mare nasconde le stelle ha come protagonista il giovane Remon, che racconta la sua vita in Egitto e la scelta di venire in Italia per poter avere una vita migliore. Per Remon all'inizio non sarà facile: il viaggio è destabilizzante, non mangia per giorni e una volta giunto nella nostra penisola dovrà aspettare un po' di tempo prima di poter trovare un'altra vera famiglia.



Ho apprezzato questo libro soprattutto perché tratta un tema molto difficile, quello dell'immigrazione. Ho già affrontato questo argomento studiandolo per un esame e leggendo racconti di coloro immigrati o figli di questi e ne ero rimasta particolarmente colpita. Perché queste persone hanno molto da raccontare, molto da dirci e noi molto da ascoltare. Non bisogna limitarsi a giudicare dall'esterno e tanto meno girare la faccia dall'altra parte. Il loro non è un capriccio, ma il voler aver una vita libera; la libertà è per noi una cosa così comune, per loro un obiettivo di vita. Fuggono dalla fame, dalla guerra, da una vita che non si può definire tale. E sentirne parlare in tv e sui giornali, non tocca l'animo allo stesso modo come può fare il racconto in prima persona di chi ha vissuto questa situazione. 
“Ma io ho il diritto di desiderare di essere un uomo libero.

Di camminare per strada senza il rischio di morire a causa di una bomba o di una pallottola senza capirne il motivo. Di entrare in una chiesa senza guardami alle spalle.”
Mi si è davvero stretto il cuore a leggere questa storia: Francesca Barra è riuscita a trasmettere tutte le emozioni e le paure di Remon, un ragazzo come tanti, con i suoi sogni e le sue prospettive di futuro. Con il suo stile semplice e lineare, ha saputo raccontare i fatti in modo tale che sembrava che Remon fosse davanti a te a raccontare tutto.
E le stelle? Sembra quasi che non ci siano all'inizo, che il mare le abbia nascoste. Ma eccole tornare quando finalmente Remon ritrova la serenità, come a voler mandare un messaggio al ragazzo. 

Remon è così giovane, ma è un esempio per tanti: la sua forza di volontà e la sua fede in Dio sono da ammirare. Il coraggio con cui ha preso la dura decisione di lasciare la sua famiglia e affrontare un terribile viaggio è davvero notevole: 160 ore in mare, da solo, senza nessuno con cui parlare e confidarsi. L'attaccamento alla famiglia è un'altra sua caratteristica meritevole: ricorda con nostalgia i momenti felici passati con i genitori e il fratello, non smette di pensarli neanche per un secondo. Fortunatamente, qui in Italia trova Marilena e Carmelo: due persone che gli donano amore incondizionato e che lo aiutano molto a superare le prime difficoltà. 

Il mare nasconde le stelle è uno di quei libri che farei leggere a tutte quelle persone piene di pregiudizi, a chi guarda con occhio storto una persona solo perché ha un colore di pelle diverso. Perché è facile essere razzisti quando non sei nato in una terra logorata dalla guerra civile, dove non sei libero di professare la tua fede e dove rischi di morire in qualunque momento. 
 “Io so cosa significa rischiare la vita per attraversare il mare.
La paura più grande è la morte.

In ogni momento la barca può affondare.
In certi momento si vuole tornare indietro.

Ma non si può.

C'è la tristezza per l'abbandono del paese, della famiglia, della propria vita.”

È una storia che fa riflettere, che ti penetra dentro e ti lascia molti quesiti, ma allo stesso tempo ti dà uno barlume di speranza: pensare a come debba vivere molta gente lì, a ciò che devono affrontare per raggiungere la tanto agognata felicità ti fa rattristare; e pensare che Remon , nonostante molti giorni bui, sia riuscito a farcela ti regala un sorriso. Perché il giovane egiziano, alla fine della lettura, sarà diventato come un tuo amico e non potrai far altro che sentirlo vicino a te.

E spero davvero che Ramon, un giorno, possa rivedere e abbracciare i suoi genitori e suo fratello. 

VOTO 
 

1 commento:

  1. la storia sembra molto toccante, però l'autrice mi sta proprio sullo stomaco, non credo potrò mai comprare nulla di suo.

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