Bram Stoker | Un classico a colazione - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

giovedì 29 giugno 2017

Bram Stoker | Un classico a colazione


Oggi inauguro una nuova rubrica nata in collaborazione con Vanessa Leone di Leone Editore.
Vanessa parlerà dei classici firmati Leone Editore e pubblicati nella collana Gemme. E chi ha scelto per il gran debutto? Bram Stoker, conosciuto soprattutto per il romanzo Dracula. Ma esiste anche un capitolo introduttivo tagliato del suo romanzo più famoso e un racconto inquietante…


LA VITA

Abraham “Bram” Stoker (8 novembre 1847 – 20 aprile 1912), scrittore irlandese, è conosciuto in tutto il mondo per il romanzo Dracula, uno fra i più famosi romanzi gotici del terrore, ma la sua produzione letteraria comprende molti altri romanzi e racconti.
Afflitto fin dalla nascita da grossi problemi fisici che gli impediscono di stare in piedi, vive un'infanzia solitaria fino agli otto anni quando, miracolosamente, guarisce completamente. 
Nonostante potesse finalmente condurre una vita normale, gli anni della malattia l’avevano segnato a tal punto da influenzare anche le sue opere letterarie in cui ricorrono spesso due temi centrali: il sonno eterno e la resurrezione dei morti.

«Credo di poter dire che, nella mia persona, rappresento la sintesi dell'educazione universitaria mens sana in corpore sano

Dopo aver conseguito a pieni voti la laurea in matematica presso il Trinity College di Dublino, fece diversi lavori: domestico, giornalista e critico letterario e impiegato nell’amministrazione pubblica.
La svolta avvenne nel 1878 quando, dopo aver sposato Florence Balcombe, si trasferì a Londra e iniziò a dirigere il Lyceum Theatre di proprietà dell’attore Henry Irving, suo grande amico e confidente.
Grazie a questa collaborazione, Stoker ebbe la possibilità di conoscere sia James Abbott McNeill Whistler, sia Arhur Conan Doyle e di viaggiare per il mondo.


OPERE

DRACULA

Caro amico,
benvenuto nei Carpazi. Vi attendo con ansia. Dormite bene questa notte. Domattina alle tre parte la diligenza per la Bucovina, sulla quale è stato fissato un posto per voi, Al Passo Borgo sarete atteso dalla mia carrozza che vi condurrà da me. Spero che il viaggio da Londra sia stato buono, e che vi sia piacevole il soggiorno nel mio bel paese.
Il vostro amico
Dracula

Come nasce Dracula?  
La figura del conte Dracula si pensa sia ispirata a Vlad III Principe di Valacchia, ricordato dalla storia per essere stato particolarmente sanguinario e crudele, soprattutto verso i suoi nemici a cui riservò terribili supplizi. Stoker venne a conoscenza di questo personaggio nel 1890 durante un incontro con il prefessor Arminius Vambéry.
Scritto sotto forma di raccolta di lettere e brani di diari, Dracula, considerato  l'ultimo  dei grandi romanzi gotici, venne pubblicato per la prima volta nel 1897.

APPROFONDIMENTO SULLA FIGURA DI VLAD III: Dracula. La vera storia di Vlad III l’impalatore di Matei Cazacu (Mondadori, 2006). 


L’OSPITE DI DRACULA

Una volta che ci fummo lasciati la città alle spalle, gli feci cenno di fermarsi e gli dissi: «Dimmi, Johann, che notte è?». Si fece il segno della croce mentre rispondeva laconico: «Walpurgisnacht».
L’ospite di Dracula è un capitolo tagliato del leggendario romanzo Dracula, scritto insieme al resto dell’opera ma rimasto fuori dalla versione definitiva perché l’editore riteneva il testo troppo lungo. Il racconto, che all’interno del romanzo doveva essere il capitolo introduttivo, venne inserito nella raccolta postuma Dracula's Guest and Other Weird Stories.
Il cortoromanzo racconta l’arrivo di un inglese in visita a Monaco prima di partire per la Transilvania.  É la notte di Valpurga, e il giovane si avventura in direzione di un villaggio maledetto abbandonato. 
All’interno del racconto, il protagonista non viene mai chiamato per nome ma si può facilmente dedurre si tratti di Jonathan Harker che, nel pomeriggio del 30 aprile, decide di lasciare l’albergo in cui alloggia per fare una gita nelle campagne circostanti, completamente ignaro di quello che lo attende. Inutili le raccomandazioni del proprietario della locanda e del cocchiere Johann, preoccupato e intimorito da questa richiesta, di non trattenersi fuori città più del necessario e di fare ritorno prima che faccia buio. 
Ma perché tutta questa preoccupazione? Jonathan non è a conoscenza delle credenze popolari germaniche e quindi ignora che la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio è famosa come la notte di Valpurga, notte in cui, secondo le credenze popolari, le streghe di ogni regione si ritrovavano in cima alle montagne per celebrare il Sabba e fare ogni genere di stregonerie.
La notte di Valpurga, in origine,  altro non era che una festa pagana germanica in cui si festeggiava l’arrivo della primavera, solo in un secondo momento venne associata al culto demoniaco.
Durante la scampagnata Jonathan viene incuriosito da un piccolo sentiero laterale e chiede al cocchiere di fermarsi e insiste per sapere dove conduca, ma il suo compagno di viaggio è sempre più impaurito e non vuole perdere tempo in chiacchiere. Il giovane inglese decide di inoltrarsi per il sentiero, scoprendo che poco più avanti è sepolto un suicida e che poco distante c’è un villaggio maledetto abbandonato, questo non fa che aumentare la sua curiosità per il luogo.
La situazione si complica sempre di più: si alza un fortissimo vento, i cavalli iniziano a dare segni di nervosismo e si sente un ululato.
Johann è ormai nel panico e continua a ripetere «Walpurgis Nacht! Walpurgis Nacht!» ma il gentleman britannico è deciso a proseguire a piedi, da solo, e congeda il cocchiere. Da lì a poco il protagonista si ritroverà in una situazione che potrebbe costargli la vita, so non fosse che Johann appena rientrato alla locanda ha avvisato il padrone dell’accaduto, il quale ha subito inviato un gruppo di soldati a cercarlo e trarlo in salvo. Ma forse, c’era qualcun altro che sapeva già quello che sarebbe accaduto quella notte e come si sarebbe risolta… . 

L’ospite di Dracula è un testo ben scritto, la tensione cresce gradualmente pagina dopo pagina grazie all’atmosfera che Stoker riesce a ricreare attraverso la descrizione degli ambienti.
Leone Editore ha deciso di inserirlo nella sua collana Gemme, collana dedicata ai cortoromanzi classici, con il testo originale a fronte.


LA CASA DEL GIUDICE

Malcolmson, quasi in un brivido di terrore, si voltò lentamente, e in quel momento iniziò a tremare e fremere come un uomo colto da paralisi. Le forze sembravano averlo abbandonato e non era in grado di agire o muoversi, persino quasi di pensare.

Malcolm Malcolmson si sta preparando per l’esame finale di laurea in matematica e, per essere sicuro di studiare senza distrazioni, parte alla volta di una cittadina sconosciuta, scelta a caso guardando l’orario ferroviario. In tre ore di treno arriva a Benchurch e, dopo una notte alla già tranquilla locanda Al Buon Viaggiatore, individua un posto ancora più solitario: una vecchia casa massiccia al momento disabitata, che si dice essere appartenuta a un giudice particolarmente bistrattato per la sua severità. Nonostante gli abitanti del posto gli sconsiglino di prendere in affitto quella casa, Malcolm non si lascia suggestionare dalle dicerie che circolano in città e si rivolge a un agente immobiliare della zona per affittare la casa per un breve periodo. Dopo essersi sistemato nel salone principale, il giovane si mette subito all’opera passando le serate a studiare e a bere tè - molto tè – distratto di tanto in tanto dal rumore che fanno i topi, ma anche questo non sembra disturbarlo, fino al momento in cui si accorge che un grosso ratto lo sta osservando con occhi malefici, gli stessi occhi che ha il giudice nel ritratto sopra al camino. Malcolm riceve ogni sera la stessa visita ed è sempre più turbato e spaventato ma cerca di rimanere lucido fino al momento in cui si accorge che i topi hanno rosicchiato la corda della campana d’allarme che pende nella sala, unico modo per richiamare l’attenzione in caso di pericolo. Non esiste più una via di fuga e, al posto del ratto, compare il giudice intenzionato disfarsi del giovane.
Anche La casa del giudice fa parte della raccolta postuma Dracula’s Guest and Other Weird Stories. I riferimenti al famoso romanzo di Stoker sono diversi, ad esempio l’intermediazione immobiliare per l’affitto della casa e la preoccupazione degli abitanti di Benchurch per Malcolm.
La casa del giudice è un racconto carico di suspense che tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina facendogli provare la stessa inquietudine del protagonista.
In libreria per Leone Editore, nella collana Gemme, da giugno 2017, con testo originale a fronte.



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