Oggi vi propongo una recensione del libro finito ieri, "Dell'amore e di altri demoni".
Titolo: Dell'amore e di altri demoni
Titolo originale: Del amor y otros demonios
Autore: García Márquez
Editore: Mondadori
Collana: Oscar classici moderni
Pagine: 147
Prezzo: 9,00€
Da un'antica tomba nel convento delle clarisse di Cartagena emerge una lunghissima chioma rossa. Dal singolare evento, cui il giovane Garcia Màrquez, allora cronista alle prime armi, si trovò ad assistere, scaturisce questo affascinante racconto pubblicato nel 1994, con il quale Gabo torna alle atmosfere di "Cent'anni di solitudine" e ai temi dell'"Amore ai tempi del colera", la passione erotica che diventa malattia, metafora della letteratura e della vita. Al centro della vicenda, ambientata in una Cartagena de Indias perduta in un vago e oscuro passato coloniale, sospeso tra il possibile e il misterioso, c'è la passione innaturale e distruttiva che vede protagonisti una bellissima bambina morsa da un cane rabbioso, un medico negromante e un giovane esorcista posseduto dal mal d'amore. Costruito con la logica di Calderón de la Barca e l'ironia di Cervantes, "Dell'amore e di altri demoni" vive di una prosa insolitamente scarna ed essenziale. Una scrittura decantata e limpida che dà vita a pagine di struggente poesia e di emozionato pudore con cui Gabriel Garcia Márquez riesce ad avvincere il lettore, trascinandolo in un enigmatico universo capace di travolgere i sensi e i sentimenti.
García Márquez non delude mai: ha saputo descrivere in modo assolutamente eccezionale un amore sincero, vero, passionale ma che purtroppo non è destinato a durare. Lei è Sierva Maria, una bambina di 12 anni figlia di un marchese; lui è Cayetano Delaura, un prete 36enne. Il loro incontro avviene in modo insolito: Sierva Maria, creduta posseduta in seguito al morso di un cane con la rabbia, viene rinchiusa in un convento, e a Cayetano viene affidato il compito di esorcizzarla; il prete rimane subito affascinato da questa bambina apparentemente innocente, ma con delle reazioni a volte fin troppo esagerate. Sono proprio i suoi atteggiamenti a far credere sia posseduta, ma in realtà questi derivano dal mondo in cui è cresciuta: con un padre apatico, pigro, che non ha mai avuto interesse per la figlia se non dopo il morso, e una madre che l'ha odiata sin dalla prima volta che l'ha vista, Sierva Maria è sempre stata a contatto con il mondo degli schiavi, imparando la loro lingua e la loro cultura. Dapprima Sierva Maria non vuole avere niente a che fare con il suo esorcista, ma lui pian piano se ne innamora, e riesce a conquistarla grazie ai versi dei poeti, soprattutto di Garcilaso de la Vega; vivranno la loro breve storia d'amore di nascosto, nella cella in cui è rinchiusa Sierva Maria. García Márquez non poteva trovare parole migliori per descriverla, e sa davvero coinvolgerti nel romanzo: ti infurierai con il marchese per la sua inerzia, con il vescovo e tutti gli altri che impediranno il proseguimento della loro relazione; ti rallegrerai quando finalmente Sierva Maria cede al suo amato, cambiando completamente atteggiamento con lui; vivrai con loro quella storia d'amore che tanto aspettavi e ti dispererai per come va finire. Una relazione sul filo dell'immoralità; una bambina non compresa, vittima dell'indifferenza altrui, soprattutto di quella dei genitori; la vita perfetta di un prete che viene sconvolta dall'amore, che lo porta a non fermarsi di fronte a nulla; un vescovo convinto che l'esorcismo sia necessario, impuntato su ciò che fa e che non vuole sentire ragioni. Tutto ciò è racchiuso in questo splendido romanzo, che non può non esser letto. E appena finirai il libro, ti verrà voglia di rileggerlo, sperando che per Sierva Maria e DeLaura ci sia una fine diversa. migliore...che alla loro storia venga data la possibilità di essere vissuta pienamente. Titolo originale: Del amor y otros demonios
Autore: García Márquez
Editore: Mondadori
Collana: Oscar classici moderni
Pagine: 147
Prezzo: 9,00€
Da un'antica tomba nel convento delle clarisse di Cartagena emerge una lunghissima chioma rossa. Dal singolare evento, cui il giovane Garcia Màrquez, allora cronista alle prime armi, si trovò ad assistere, scaturisce questo affascinante racconto pubblicato nel 1994, con il quale Gabo torna alle atmosfere di "Cent'anni di solitudine" e ai temi dell'"Amore ai tempi del colera", la passione erotica che diventa malattia, metafora della letteratura e della vita. Al centro della vicenda, ambientata in una Cartagena de Indias perduta in un vago e oscuro passato coloniale, sospeso tra il possibile e il misterioso, c'è la passione innaturale e distruttiva che vede protagonisti una bellissima bambina morsa da un cane rabbioso, un medico negromante e un giovane esorcista posseduto dal mal d'amore. Costruito con la logica di Calderón de la Barca e l'ironia di Cervantes, "Dell'amore e di altri demoni" vive di una prosa insolitamente scarna ed essenziale. Una scrittura decantata e limpida che dà vita a pagine di struggente poesia e di emozionato pudore con cui Gabriel Garcia Márquez riesce ad avvincere il lettore, trascinandolo in un enigmatico universo capace di travolgere i sensi e i sentimenti.
VOTO:
Terrò presente questo libro, assieme a L'amore ai tempi del colera, due titoli che desidero leggere da quando ho subito il fascino di Cent'anni di solitudine!
RispondiEliminaUn libro da leggere, assolutamente! Io me lo sono divorata... Amo Garcia Marquez =) L'amore ai tempi del colera lo vorrei iniziare a leggere il prima possibile!
EliminaDell'amore e di altri demoni è il libro più bello è struggente che abbia mai letto **
EliminaComunque bellissima recensione xd.
io ci sono davvero rimasta malissimo quando ho finito di leggerlo!! T_T
RispondiEliminagrazie! :D
Fa schifo
RispondiEliminaOgnuno la pensa come vuole, ma addirittura dire che fa schifo mi sembra troppo soprattutto senza dare una motivazione!
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