Grazie ancora Linda per aver accettato e per i complimenti fatti al blog!! :)
-Ciao Linda, grazie per essere qui con noi!
Ciao e grazie a te per
l’invito.
-Iniziamo con una piccola presentazione, chi è Linda
Bertasi?
Una ragazza semplice.
Sono mamma e moglie, gestisco una piccola realtà commerciale nella provincia di
Ferrara, sono appassionata di storia e letteratura inglese, in particolare Jane
Austen che considero mia “Musa”. Dal febbraio 2013 gestisco il blog ‘Linda
Bertasi Blog’ in cui do spazio agli emergenti ogni settimana con un’intervista
gratuita.
- Hai altri hobby oltre la scrittura?
Mi diletto in
video-maker quando il tempo me lo consente, amo il cinema da sempre, conosco
“Romeo e Giulietta” di Shakespeare a memoria. Amo il teatro che considero ‘il
mio primo amore’ e i viaggi che in alcune occasioni sono stati un’utile fonte
di ispirazione.
-Quando è iniziato il tuo amore per la scrittura?
Ho sempre amato
leggere e scrivere da che mi ricordo. Ho iniziato con la corrispondenza come la
maggior parte delle ragazzine e con i diari, tutt’ora ne tengo uno anche se più
sporadicamente. Poi sono passata alle poesie e qualche racconto e finalmente
sono approdata al romanzo.
-Ora passiamo al tuo romanzo, che mi ha colpita molto. “Il
profumo del sud”. Come lo descriveresti in 3 aggettivi?
Emozionante,
realistico, colorato.
-Sono pienamente d’accordo, non ci sono
aggettivi migliori per descriverlo.
Com’è nata
l’idea di scrivere questo libro?
L’idea è sempre stata insita in me. Un sogno
nel cassetto che aspettava solo di trovare la spinta giusta per uscire e
riempire le pagine della mia fantasia. Ho fatto una lunga ricerca che ha
impegnato più di un anno: sette di ricerca e sei di stesura. Quando si scrive
un romanzo storico è d’obbligo la puntigliosità.
-Si vede come hai lavorato bene, c’è un’ottima
ricostruzione storica!!
Come mai hai scelto proprio questo periodo storico? Ne hai
uno preferito?
Sono sempre stata
un’appassionata di storia e la guerra di secessione è uno dei conflitti che più
mi hanno incuriosito. Sognavo di utilizzarne l’ambientazione per una mia storia
e finalmente ho realizzato questo sogno. A parte la guerra civile americana,
sono appassionata della dinastia Tudor di Enrico VIII e dei suoi figli
reggenti. Venero Anna Bolena e la mia libreria pullula di biografie legate a questi
regnanti. E naturalmente adoro il diciottesimo e diciannovesimo secolo
soprattutto se riguardanti l’Inghilterra.
-Anche io
venero Anna Bolena, guai a chi la tocca.
Più volte
hai scritto che Anita è caratterizzata da questo profumo di fragole e
gelsomino. Come mai proprio questa fragranza?
Ero lì davanti al
computer e queste due fragranze si sono unite. Un’associazione istintiva, ho
sempre amato il gelsomino e le fragole erano per me un giusto accompagnamento.
Il profumo di Anita doveva essere unico, riconoscibile, indimenticabile. Quasi
un’identità.
-E sembra
quasi di sentirlo questo profumo da come ne parli nel romanzo!
Quanto c’è
di te in Anita?
Molto poco in realtà.
Condivido la sua passione per la letteratura, il suo disgusto per politica e
razzismo e la sua testardaggine.
-Per i tuoi personaggi ti sei ispirato a qualcuno?
I miei personaggi
nascono sempre come per magia. Così amo definire il curioso fenomeno che, sono
certa, è comune a tanti altri scrittori.
I personaggi si affacciano nella mia mente, vogliono raccontarmi la loro storia
e io non faccio che assecondarli. Molto spesso
ne ho solo un paio in mente e durante la stesura questi si evolvono,
aumentano, spuntano nuovi personaggi che non avevo preventivato, mi sorprendono
e finiscono col seguire una rotta opposta a quella che avevo progettato.
-Hai pubblicato anche altri due romanzi, editi da un’altra
casa editrice, La caravella. Cosa ti ha portato alla Butterfly edizioni per
questo tuo terzo romanzo?
Volevo una casa
editrice dinamica, che puntava sugli emergenti, consapevole di quanto sia
difficile farsi largo in questo mondo. Una casa editrice che mi accompagnasse
nel mio percorso, stimolata a supportarmi e che credesse in me e nella
Butterfly non ho trovato solo questo ma anche una grande famiglia popolata di
autori meravigliosi che, in alcuni casi, si sono rivelati anche amici preziosi
di cui non riuscirei più a fare a meno.
-Da quel
poco che ho potuto vedere infatti coloro
che lavorano con la Butterfly sono davvero persone fantastiche.
Ultima
domanda, qual è il tuo motto?
Ho sempre condiviso
una frase che Jane Austen ripeteva spesso:’ scrivi di ciò che conosci’.
-Grazie mille per essere stata qui Linda, e ancora
complimenti! È stato un piacere intervistarti!
E’ stato mio il
piacere di rispondere a questa bella intervista e di essere ospite di questo
bellissimo blog che seguirò molto volentieri. Un saluto a tutti i tuoi lettori.
Per chi volesse
contattarmi lascio il link al mio blog, lì troverà tutte le informazioni
inerenti i miei romanzi e la mia attività di blogger: http://lindabertasi.blogspot.it/
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