Recensione in anteprima: "Black ice" di Becca Fitzpatrick - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

lunedì 6 ottobre 2014

Recensione in anteprima: "Black ice" di Becca Fitzpatrick

Oggi pubblico la mia prima recensione in anteprima, che emozione :3
Scherzi a parte, ho divorato questo romanzo, non riuscivo più a staccarmi dalle pagine del libro e non potevo non scrivere subito una recensione.
Vi ricordo, per chi aspetta Black Ice, che sarà disponibile domani in tutte le librerie!


Titolo: Black Ice
Autore: Becca Fitzpatrick
Editore: Piemme
Collana: Piemme Freeway
Pagine: 360
Prezzo: 16,90€

Britt si è preparata per più di un anno a un trekking sul Teton Range. Quello a cui non era preparata, però, è scoprire che Calvin, il suo ex ragazzo e unico grande amore, si unirà a lei. Prima che Britt abbia tempo di esplorare i propri sentimenti, si scatena una terribile tormenta che la obbliga a rifugiarsi in una baita sperduta. Peccato che gli occupanti, entrambi giovani e molto affascinanti, siano anche due fuggitivi decisi a prenderla in ostaggio. Britt sa che la conoscenza dei sentieri e l’attrezzatura da trekking che ha con sé rappresentano la sua assicurazione sulla vita, e che deve solo resistere abbastanza a lungo perché Calvin la raggiunga, eppure…
In una disperata corsa contro il tempo e il freddo, Britt scoprirà che sotto la neve si nascondono moltissimi segreti e che forse il suo rapitore, la cui gentilezza è decisamente seducente, non è quello che sembra.



Premetto dicendo che non ho ancora letto la saga de L'angelo caduto, quindi ho letto questo libro senza conoscere lo stile della Fitzpatrick e senza condizionamenti.
L'amore è pericoloso. A volte mortale. 
Britt e la sua migliore amica Korbie (se così la si vuole chiamare) decidono di andare nella baita di quest'ultima a Idlewilde e fare trekking sul Teton Range. Tutto sembra procedere secondo i piani, finché Britt non viene a sapere che anche Calvin, suo ex ragazzo e fratello di Korbie, partirà con loro. Da una parte la ragazza rimane sconvolta, ma è quello che in fondo in fondo aveva sempre desiderato: si era dedicata al trekking proprio per cercare di far colpo sull'ex e ora ha l'occasione buona per dimostrare quanto sia brava e allenata.
Le due ragazze partono prima rispetto a Calvin. Una tempesta di neve improvvisa però le coglie impreparate e le due saranno costrette a chiedere aiuto a due sconosciuti, Shaun e Mason. Da qui inizierà il loro incubo e e una lotta contro la fredda neve per salvarsi ed evitare di morire assiderati.

Prima dell'inizio vero e proprio della storia, nell'epilogo ci viene raccontata in terza persona la morte di una ragazza che apparentemente sembra non avere nulla a che fare la storia. Quando inizia la storia vera e propria il punto di vista cambia, e si passa alla prima persona: è Britt attraverso i suoi occhi a raccontarci questa vacanza agghiacciante. Conosciamo quindi bene la protagonista: una ragazza forte ma che molto spesso aspetta di essere salvata dal padre, dal fratello o da Calvin. Capirà quanto possa valere anche da sola dopo l'incontro con colui che le cambia la vita. Britt infatti, grazie alle sue stesse forze, riuscirà a salvare la vita a lei stessa e a chi le sta intorno. Sa che una mossa sbagliata potrebbe costarlo caro e cerca di non commettere errori. Korbie invece è al limite della sopportazione e ha dei comportamenti da ragazza snob: è la classica ragazza figlia di papà e viziata. Anche i rapitori hanno un carattere ben delineato: Shaun è deciso a portare a termine ciò che ha iniziato e non si piega davanti a nulla. Mason invece appare duro e docile allo stesso tempo. Calvin invece ha un carattere inizialmente indecifrabile, ma che verrà fuori nel corso della storia.
L'autrice inserisce questi personaggi che apparentemente non hanno nulla a che fare tra di loro... ma che poi si scoprirà che effettivamente non è così. Tutti i pezzi del puzzle pian piano si ricompongono, anche se la Fitzpatrick ha l'abilità di non farti capire da subito chi sia davvero buono e chi cattivo. Più di una volta ci si domanda quali siano le vere intenzioni di Shaun e Mason e se loro abbiano a che fare con le morti di tre ragazze avvenute tra quei monti.

La Fitzpatrick ha uno stile scorrevole e fluido, infatti il libro si legge tutto d'un fiato. Non lo considerei propriamente un thriller, ma più un thriller/romance. In Black Ice l'ansia è sempre in agguato e non sai cosa si possa nascondere dietro l'angolo. I momenti di tensione non mancano, ma neanche quelli romantici. C'è un giusto equilibrio tra angoscia e romanticismo, che dà al romanzo quel tocco in più.
L'unico difetto del romanzo sono stati alcuni flashback della storia tra Bitt e Calvin: penso che l'autrice poteva risparmiarseli perché sono inutili ai fini della storia e servono solo a rallentare il racconto.

Durante la lettura vengono fuori argomenti importanti, come la vendetta, l'essere sottovalutati e la fiducia. Quanto le persone che pensiamo di conoscere bene meritano la nostra incodizionabile fiducia? E se tutte le certezze che si pensava di avere crollassero all'improvviso?
Con queste due domande vi lascio alla lettura di Black Ice...e attenti alla neve, non si sa mai cosa possa celare.


VOTO
e mezzo






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