Autore: Cecile Bertod
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Rosa – New Adult – Chick lit
Cosa faresti se per ottenere un'eredità ti chiedessero di sposarti?
Thomas e Sandy: lui nobile, ricchissimo, lei di una comune famiglia londinese. I genitori di Sandy sono molto amici del nonno di Thomas, per questo trascorrono sempre le vacanze estive a Canterbury, in una favolosa residenza, ma Sandy odia andarci, perché detesta Thomas. I due si perdono di vista finché… un giorno il nonno di Thomas muore, il suo testamento viene aperto, così il ragazzo si trova di fronte a un annuncio sconvolgente: il nonno gli lascia tutto, ma a patto che lui metta la testa a posto e si sposi. E con chi? Con la ragazza che secondo il nonno fa per lui, proprio quella Sandy Price che non vede da almeno dieci anni. Nel testamento il ricco signore ha previsto tutto nei minimi dettagli. Chi dei due rifiuterà, perderà l’eredità. E se nessuno dei due accetterà, l’intero patrimonio andrà in beneficenza. Sandy si trova in una strana situazione: è disoccupata e sta per comprare un bistrot da ristrutturare con le sue amiche. Ma la banca all’ultimo momento non le concede il finanziamento. Perciò, di fronte all’ipotesi di avere i soldi necessari al suo progetto, accetta la proposta di Thomas. Viene celebrato un finto fidanzamento per aggirare le rigide regole fissate dal nonno, finché qualcosa di inatteso sembra accadere tra i due. Ma l’happy ending è lontano, perché quando il sogno del nonno sta per essere coronato, ecco che sul più bello, proprio in una chiesa, scoppia il putiferio. E non sarà facile, per Thomas, riacciuffare il perduto amore…
Si sono conosciuti da piccoli e si sono detestati. Ma adesso un testamento li obbliga a sposarsi...
«Appena ho letto le prime righe mi sono innamorata di questo libro!!! Lo consiglio a tutte le romantiche e a quelle che per qualche ora hanno voglia di ridere e sognare».
«Mi è piaciuto veramente. Il migliore tra gli ultimi letti. Ho riso e sorriso, perfetto per il suo genere».
«Un romanzo che mi ha fatto fare più volte delle figuracce sui mezzi di trasporto pubblici; non ridevo così leggendo da… non lo so neanche io da quando! Divertentissimo, frizzante, romantico, dolce, emozionante. Un libro che è quasi una droga, scorrevole in un modo assurdo».
PICCOLO ESTRATTO
Risoluta, mi
appresto a scendere giù dal letto, ben decisa a chiudere la mia
capitolazione indecorosa sotto il getto bollente dell’acqua calda,
quando la porta della stanza si apre. Riporto rapidamente l’abito
sul seno in gesto di difesa, mentre Thomas entra come se fosse la
cosa più naturale del mondo, stringendo un cuscino tra le braccia.
Indossa i pantaloni di un pigiama di felpa nera e una T-shirt verde
militare. Sembra stanco. Si avvicina al bordo del letto strofinandosi
un occhio con il dorso della mano. Dietro di lui compare Rudy con la
bocca spalancata e la lingua penzoloni.
«Non si bussa?»,
chiedo, tornando a focalizzarmi sull’unico intruso indesiderato, e
la mia voce risulta un tantino stridula.
«È il nuovo
upgrade: “momenti d’intimità”. Si scarica automaticamente
quando si decide di accettare una proposta di matrimonio».
«Io lo definirei
spam indesiderato».
Sogghigna con
espressione buffa e appoggia un ginocchio sulla trapunta.
«Allora, che
vuoi?», chiedo con una punta di apprensione nello sguardo.
«Non mi
dispiacerebbe una tazza di bergamotto», risponde stiracchiandosi.
«E la cerchi qui?
Cos’è successo, hai perso il campanellino e non sai come chiamare
la servitù?».
Non mi risponde, ma
butta il cuscino sul materasso, accanto alle mie gambe.
«Che stai facendo?»
«Cambio il
cuscino».
«Andava benissimo
anche quello che c’era prima».
«Non riesco a
riposare su quelli in lattice. Il mio è di lana», mi spiega,
afferrando un bordo del lenzuolo per scostarlo.
Blocco quel gesto
premendo la mano sulla stoffa e lo fisso con occhi sbarrati.
«Thomas, che
intenzione hai?»
«Dormire?»
«Forse non ti sei
accorto che questa è la mia
camera».
Sbircia la stanza,
immersa nel caos, poi torna a osservarmi divertito, per scivolare con
lo sguardo dai miei occhi alle mie mani, premute sul seno nel
tentativo di coprire un indecoroso completino di merletto.
«Posso garantirti
di averne la piena consapevolezza».
«Ok, questo scherzo
è durato anche troppo. Riprenditi la tua roba e sparisci!»,
esplodo, cercando di dimenticare di avere le gote in fiamme. Il mio
gesto non sortisce alcun effetto, se non quello di strappargli un
sorriso. Rimette il cuscino al suo posto e con uno strattone mi sfila
il lenzuolo dalle mani, lasciandosi cadere a peso morto sul
materasso.
«Thomas…».
«Sandy…», mi
rifà il verso.
Rudy si appoggia al
bordo del letto e inizia a piagnucolare, così lui si china in
avanti, lo prende tra le braccia e se lo sistema teneramente sulla
pancia, iniziando a grattargli il musino.
«Dannazione, sei
impazzito?», esplodo, pur trovando il tempo di chiedermi da quando
siano entrati così in confidenza quei due. «Che scherzo stupido è
questo?»
«Perché credi che
sia uno scherzo?»
«Non lo so, forse
perché sono un’ottimista?»
«Mi dispiace, mai
stato più serio», afferma senza sollevare lo sguardo dal cane, che
si gode le coccole beato.
«Ok, hai vinto.
Vado a dormire in un’altra stanza!».
Scendo giù dal
letto infuriata e mi avvio verso la porta. Lui incrocia le braccia
dietro la testa e aspetta che abbia superato la soglia per chiedermi
con tono sardonico: «Ma come, non vuoi più sposarmi? Dopo che ti ho
aperto il mio cuore… Che insensibile!».
Auguri per il nuovo dominio! <3
RispondiEliminama grazie *__*
Elimina