Interviste storiche - Theresa Melville - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

sabato 28 marzo 2015

Interviste storiche - Theresa Melville

Concludiamo la settimana con un'intervista storica a Theresa Melville!




-Ciao Theresabenvenuta nel mio blog e grazie per aver aderito a questa iniziativa! Iniziamo con una piccola presentazione, chi è Theresa Melville nella vita di tutti i giorni? 
Grazie a te per l'ospitalità, Giovanna, e per l'opportunità di raccontarti il mio lavoro. Theresa Melville è la versione romantica di Maria Teresa Casella, che contrariamente al suo alter ego letterario ha i piedi ben piantati in terra. Nella vita di tutti i giorni mi affanno a fronteggiare le esigenze di due figli adolescenti, del marito, di due cani e un gatto, senza però perdere di vista l'obiettivo della mia scrittura. Accanto alle ore che impiego scrivendo materialmente al computer, ci sono quelle in cui elaboro la trama col pensiero, prendendo appunti in fretta e furia sulle pagine di un notes piccolissimo, mentre sono presa da tutt'altro. Sono abituata a lavorare in emergenza e a sfruttare anche i ritagli di tempo. Scrivere per professione è stato un traguardo che ho cercato, voluto e raggiunto con fatica: nulla può tenermi lontano dai miei romanzi. 

- Come si intitola il tuo romanzo storico? Quale sfumatura ha? 
Rossa d'Irlanda, pubblicato in seconda edizione da Leggereditore, è ambientato nel 1862 tra l'Irlanda e l'America. Leslie O'Flaherty, la protagonista, è una donna che fugge da un passato infelice e cerca un futuro migliore per sé e per la figlia. Questo andare incontro all'ignoto con coraggio ed incoscienza, con timore e con tenacia, costituisce la cifra del romanzo. 

- Come lo presenteresti a chi ancora deve leggerlo?
Come un romanzo d'amore e d'avventura, perché avventuroso è lo spirito della protagonista, decisa a riprendere il controllo della propria vita per restarne l'unica padrona. Impulsività e inesperienza la inducono a commettere gravi errori, ma lei reagisce, aggiusta il tiro e cerca di migliorarsi. Quello di Leslie, di sua figlia Violet e di Joshua Mac Kenna è un percorso arduo e sofferto, che varrà la pena d'essere portato a termine.

- Com'è nata l'idea?
Volevo raccontare la scelta forte di una donna, il suo salto nel buio, così è nato il personaggio di Leslie O'Flaherty, moglie infelice e vessata, che tronca all'improvviso ogni rapporto col marito, lascia la nativa Irlanda e fugge in capo al mondo, nella nuova America. Per certi versi, scrivere questo romanzo fu un salto nel buio anche per me. Premetto che la prima edizione uscì nel 2002 nella collana "I Romanzi" Mondadori, dove l'ambientazione tipica del romance storico era quella vittoriana. All'epoca volli cimentarmi con qualcosa di inusuale, e scelsi il western. Documentandomi sulle guerre di secessione e sull'ondata migratoria conseguente l'Homestead Act, andai alla scoperta del selvaggio west con una curiosità e un entusiasmo che mi piace immaginare simili a quelli della protagonista della storia, mentre vagheggia la terra dei suoi sogni. Mi divertii moltissimo a scrivere Rossa d'Irlanda, un romanzo al quale mi sento molto legata.

- Ti andrebbe di parlarci dei personaggi del tuo romanzo?
Leslie O'Flaherty, la protagonista, è una donna temeraria e determinata, che insegue i suoi obiettivi a costo di grossi rischi. Di lei però ho già detto molto, quindi passerei al protagonista maschile, Joshua Mac Kenna e a un personaggio femminile di spessore, l'indiana Maui. Joshua è un uomo generoso e volitivo, segnato da un'infanzia difficile. Lui protegge per istinto, lo ha fatto con i suoi fratelli e sente di doverlo fare con Leslie e la piccola Violet. Ma Leslie non vuole essere protetta: non si fida più degli uomini. Pur essendo attratti l'una dall'altro, i due hanno difficoltà ad abbandonarsi al sentimento. Anche il rapporto tra Leslie e Maui, la giovane cheyenne, nasce all'insegna della diffidenza, ma una speciale intesa tutta femminile supera le diversità e getta le basi dell'amicizia. Le due donne decidono di proseguire insieme verso la meta, lontanissime dall'immaginare cosa il destino ha in serbo per loro.

- Secondo te cosa deve avere un romanzo storico per attirare l'attenzione di un lettore?
A mio parere l'autore dovrebbe intrecciare la vicenda a uno specifico accadimento dell'epoca, non solo usare quel periodo storico come sfondo. Inoltre, trovo molto interessante presentare un personaggio storico nei panni di un comprimario. Si tratta di un'operazione delicata, perché bisogna fare attenzione a evitare qualsiasi discrepanza con la realtà dei fatti inerenti quel personaggio realmente vissuto, ma a mio parere di sicura efficacia.

- Il miglior romanzo storico che hai letto.
Sono sempre in difficoltà quando devo rispondere citando un solo titolo, perché mi sento in debito verso i bravissimi autori dei testi che restano esclusi. Scusandomi con tutti loro, ecco uno dei migliori romanzi storici che abbia letto: La Foresta di Edward Rutherfurd.
Con un lavoro di ricostruzione storica impressionante, Rutherfurd racconta la storia delle grandi famiglie che dall'anno mille al duemila hanno abitato la regione boschiva a sud dell'Inghilterra. Oltre ad essere uno straordinario romanzo storico, La Foresta è un esempio di saga generazionale più unico che raro, da leggere assolutamente. 

- Se potessi fare un viaggio nel passato, in quale periodo ti piacerebbe andare?
Vorrei trovarmi a Parigi negli anni della Rivoluzione Francese. Ho virtualmente esaudito questo sogno scrivendo la trilogia dei Tourangeau (L'abbraccio della notte, Notte di speranza e Mai notte più dolce), tre romanzi ambientati in un arco di tempo che va dalla Rivoluzione Francese alla fine dell'Impero Napoleonico, in quegli anni drammatici e insieme meravigliosi, permeati di spirito innovativo, di conquiste sociali, significativi di svolte epocali. Ai miei occhi, non c'è un altro periodo storico di pari suggestione. 

- Su quale personaggio realmente esistito ti piacerebbe scrivere un romanzo?
Napoleone Bonaparte. 

- C'è un film/telefilm storico che secondo te è da vedere assolutamente?
Raddoppio d'impulso: Lawrence d'Arabia e L'ultimo imperatore

- Grazie per essere stata qui con noi, in bocca al lupo per le tue future pubblicazioni! 
E' stato un vero piacere, grazie Giovanna. Ti abbraccio e mando un caro saluto a tutte le Lettrici Sognatrici fans del blog. A presto!

Nessun commento:

Posta un commento