"La piccola poesia" di Elia Caprera - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

giovedì 6 aprile 2017

"La piccola poesia" di Elia Caprera

A cura del giornalista e autore Paolo Marcacci


Il romanzo di Elia Caprera “La Piccola Poesia” è un breve racconto visionario di un uomo e del suo cammino, un percorso che lo porterà a nuove consapevolezze. Il titolo non ha nulla a che vedere con una raccolta di poesie, è una storia; non una storia qualunque, ma una storia che vuole essere di chiunque. Disponibile già da dicembre 2016, il romanzo è da considerarsi un inno alla letteratura indipendente ed ai giovani talenti che rappresentano con la scrittura il loro personale, originale esempio di purezza e bellezza.

- Vorrei avviare un progetto con le scuole, portare il mio personale contributo, non accademico ma un libero e pubblico esempio di libertà intellettuale ed utilizzo della più grande cassetta degli attrezzi, la Fantasia; ho scritto "La Piccola Poesia" proiettandomi al futuro, al momento in cui mia figlia mi ricorderà e capirà chi sono stato - commenta l’autore. Quello che c’è dentro è un mix di stati d’animo, palpitazioni, sogni ed emozioni. 
E’ un racconto un po’ frastornato ma che il lettore vedrà allinearsi, pagina dopo pagina. 
- Mi piace pensare che ognuno di noi abbia una parte nascosta, un “io sommerso”, “un bambino” che, in qualche modo, non abbiamo lasciato andare. Da questo sono partito e forse, scrivendo, a quello sono tornato -

Nel libro, infatti, il protagonista non ha nome, non ha volto, ha solo contorni e visioni. 
- I personaggi che si avvicendano richiamano con i loro nomi miti antichi e questa è stata una scelta legata alla mia passione per l’arte, per quella “materia viva” che ho trasformato nelle parole di questo racconto ed in tutte le sfumature, anche musicali, che lo accompagnano- spiega Elia Caprera. 
 Il viaggio è un’esistenza, una ricerca, una fuga, una trasposizione dell’inconscio che tutti i personaggi arricchiscono e definiscono anche verso il protagonista stesso, il “senza nome” che si stende lungo tutte le pagine come un pennello su una tela e che dipinge le sue paure. 
Il romanzo, infatti, racconta come il sogno e la realtà non siano altro che quel dualismo perfetto che si alterna dentro l’animo di un giovane ragazzo che ancora non comprende cosa gli stia succedendo. 

- Ho scelto il sogno e la realtà perché credo non ci sia modo migliore per spiegare l’evoluzione, quel dinamismo intellettuale e personale che si rivela uno slancio verso la propria personalità. Nel romanzo nonostante l’apparente opposizione delle due dimensioni, l’aspetto temporale sembra sparire. Non ci sono più confini, non c’è più tempo o forse è sempre lì sullo sfondo a scandire i passi. E’ nel mezzo che prende forma la maschera. Il protagonista è “Imprigionato” nel dubbio, nell’incertezza, nelle sue domande così spigolose e non riesce a venirne fuori, per questo usa la maschera: per non trovarsi faccia a faccia con la realtà - dice ancora l’autore.
Questo aspetto è la vera chiave di lettura. Perché ciascuno di noi, ogni giorno, deve fare i conti con ciò che ha davanti, che gli piaccia o no. Il reale problema è che, spesso, non si vuole farlo e che ancora più spesso non si hanno gli strumenti per farlo. Ecco allora che affiorano traumi e ricordi, mancanze e vuoti, dolori e stralci di passato racchiusi tutti in un solo elemento: la famiglia.

- Oggi corriamo troppo. Non ci siamo - aggiunge l’autore. - Siamo al punto che non vediamo i nostri figli e loro non vedono noi. Come è successo al protagonista che, suo malgrado, vive un vuoto affettivo e malinconico che rimarrà tale e che si manifesterà lungo tutto il corso della sua vita. Una manifestazione così palpabile e latente, forse “figlia” di quelle paure, e che sfocerà in un vero atto d’amore, verso se stesso prima di tutto -
L’amore è lì, un po’ nascosto ed offuscato ma nel libro non manca, quasi a ricordarci, grazie anche a questo breve romanzo, che poi, è così, che si finisce o forse si inizia. 

È possibile contattare l’autore mediante i social network e blog: 

È possibile trovare il libro a Viterbo nelle librerie: Straffi, libreria dei salici, libreria Fernandez
A Roma: libreria Notebook all'auditorium parco della musica, Arion libreria del Testaccio Web: www.ghaleb.it e sull’I-Tunes store


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