IL CASO MARY BELL
di Gitta Sereny
Superbeat
368 pagine | 18€
Nel dicembre 1968 due ragazzine - Mary Bell, undici anni, e
Norma Bell, tredici anni (vicine di casa, ma senza legami di parentela) - si
trovano davanti al tribunale penale di Newcastle, in Inghilterra, accusate di
aver strangolato Martin Brown, quattro anni, e Brian Howe, tre. Norma viene
assolta. Mary Bell, la più giovane, viene riconosciuta colpevole di omicidio
colposo e condannata all'ergastolo. Non ci sono dubbi sulla sua colpevolezza,
ma ciò che indigna Gitta Sereny, presente al processo, è che nel corso del
dibattimento nessuno si sia preoccupato di indagare sull'infanzia della
bambina. Ed è proprio quello che lei stessa si ripromette di fare, quando Mary
Bell, trasferita da un riformatorio a un carcere vero, e infine rimessa in
libertà, accetta d'incontrarla. Passo dopo passo, gli omicidi, gli eventi che
la circondano e il processo vengono sviscerati in una minuziosa ricostruzione
che, attraverso menzogne, astuzie elusive, vuoti di memoria, silenzi e
rimozioni, porta a svelare un passato intollerabile, un'infanzia tradita e
l'inarrestabile corsa verso una tragedia annunciata.
LADY ELIZABETH
di Alison Weir
Superbeat
544 pagine | 18€
In una calda e silenziosa mattina di luglio del 1536, Lady
Maria, figlia di Re Enrico VIII, giunge nel maestoso palazzo di campagna di
Hatfield, dove la attende la sorella minore, la piccola Elisabetta.
L'espressione compunta sul viso chiaro punteggiato di lentiggini, la bambina è
stata causa di sofferenze e dolori inenarrabili per la figlia maggiore di
Enrico VIII. La sua nascita, infatti, l'ha privata di tutto ciò che aveva di
più caro: sua madre, la Regina Caterina, ripudiata a favore dell'intrigante
Anna Bolena, il suo rango, le prospettive di salire al trono e trovare un
marito e, infine, l'amore di suo padre, il re. I pericolosi rivolgimenti di un
fato crudele hanno, però, ora cambiato anche la sorte di Elisabetta. La madre
della bambina, Anna Bolena, è stata giustiziata nella Torre di Londra con l'accusa
di tradimento, e Maria può provare soltanto dispiacere per la sorella nel
comunicarle la terribile notizia. Privata del ruolo di erede legittima,
chiamata dalla servitù semplicemente «lady» e non più «principessa», Elisabetta
sembra soccombere al suo triste destino di «bastarda», così come prevede la
legge inglese. Attraverso scandali privati e pettegolezzi pubblici, successioni
legittime e contestate, si ritroverà, tuttavia, un giorno sull'ambito trono
d'Inghilterra, celebrata come l'iconica Regina Vergine.
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