La Sonzogno inaugura la sua nuova collana diretta da Irene Bignardi, Bittersweet, incentrata sulla figura della donna. L'obiettivo della collana è quello di rispolverare romanzi del primo Novecento.
Domani 15 ottobre usciranno i primi due titoli: La garçonne di Victor Margueritte e La Matriarca di G.B. Stern.
Nel febbraio del 2015 invece uscirà Questo indomito cuore di Pearl S. Buck, premio Pulitzer e prima donna americana a essere insignita del Premio Nobel per la letteratura.
Io penso proprio che mi farò tentare da uno dei due titoli, anche se la scelta è difficile :P
Titolo: La garçonne
Autore: Victor Margueritte
Pagine: 272
Prezzo: 16€
Se
le donne hanno cominciato a portare il taglio “à la garçonne” è grazie a
questo romanzo, uno dei più grandi successi editoriali degli Anni
ruggenti. Quando uscì, nel 1922, questo romanzo suscitò un tale scandalo
che il suo autore, Victor Margueritte (1866-1942), noto scrittore
insignito della Legion d’onore, fu pregato di restituire l’onorificenza.
La garçonne - il cui titolo definiva una categoria umana, le
giovani spregiudicate, che passerà alla storia del costume - racconta
con franchezza di linguaggio la storia di Monique, ragazza della buona
società parigina che, alla vigilia del matrimonio, scopre che il futuro
marito ha un’amante. Umiliata, si vendica e decide di prendere in mano
il suo destino e i suoi amori. Curiosa di tutto, Monique cercherà
occasioni libertine per emanciparsi, proverà esperienze diverse, sia con
donne sia con uomini, che considera “strumenti di piacere”.
La garçonne
vendette solo in Francia 750.000 copie, somma esorbitante per l’epoca, e
ispirò ben quattro film, uno dei quali vide il debutto di Édith Piaf.
Titolo: La Matriarca
Autore: G.B. Stern
Pagine: 320
Prezzo: 16€
Paragonato ai Buddenbrook di Thomas Mann, ma tanto più scanzonato e allegro, La Matriarca
di G.B. Stern narra l’ascesa e il declino della famiglia Rakonitz,
ebrei cosmopoliti che hanno girovagato per l’Europa prima di stabilirsi a
Londra. La loro numerosissima tribù ruota attorno ad Anastasia, la
Matriarca. È lei che comanda tra le mura di casa e sovrintende al
destino di fratelli, figli, cugini, nipoti, per non parlare delle
sventurate nuore. Per un secolo intero, dalle campagne napoleoniche alla
prima guerra mondiale, è tutto un susseguirsi di matrimoni e bar
mitzvà, amori e disincanti, guadagni e fallimenti. Pagina dopo pagina,
nel tono tipico dell’umorismo ebraico, capace di sorridere anche in
mezzo alle tragedie, si procede al ritmo incalzante della vita.
Negli
anni Venti e Trenta G.B. Stern aveva il suo bel posto nell’élite
letteraria londinese, era amica di tutti quelli che contavano. Aveva
ottenuto un successo precoce, a soli ventun anni. Vennero in seguito
dozzine di romanzi, testi per il teatro, brevi racconti, e fu perfino
ingaggiata come sceneggiatrice a Hollywood. A quarant’anni dalla sua
morte, di quella brillante produzione non si trovava in commercio più
niente. Finché La Matriarca, il suo romanzo più famoso, è
rispuntato nel 2013 sugli scaffali della più antica libreria di Londra,
la Daunt Books, che lo ha ripubblicato con il proprio marchio,
offrendogli una seconda vita. In Italia viene proposto per la prima
volta da Sonzogno.
Rispolverare i romanzi di primo '900????? Presente!!!! *-* Però potevano curare di più le cover, che sono veramente brutte!!! >.<
RispondiEliminaInfatti le cover non mi piacciono per niente :/
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