Titolo: L'erba cattiva
Autore: Jolanda Buccella
Pagine: 439
Prezzo: 1,34€ (formato ebook) / gratuito con Kindle Unlimited
Angelica è una ragazza di quindici anni, vive un’esistenza serena
accanto ai suoi genitori e alla sorella minore fino a quando dalla
tranquilla isola di Ponza è costretta a trasferirsi nella frenetica
Milano. La separazione improvvisa dalla sua amata isola e dagli affetti
di una vita fa esplodere nella ragazza una fragilità emotiva che spazza
via tutte le sue già precarie certezze adolescenziali, a Milano non
riesce a sentirsi a suo agio, il cielo costantemente grigio della città,
il traffico caotico e la gente fredda e distaccata ma soprattutto il
nuovo liceo la catapultano in un mondo che non avrebbe mai voluto
conoscere. Sin dal suo primo giorno nel prestigioso liceo classico
Beccaria diventa bersaglio di una serie di estenuanti angherie da parte
dell’Erba Cattiva, un gruppo di ragazze terribili capitanato da Jennifer
una sedicenne cresciuta nella difficile periferia di Quarto Oggiaro
allergica a qualsiasi tipo di autorità che non sia la sua. Le giornate
di Angelica trascorrono nell’incubo costante dell’Erba Cattiva, le
prepotenze che è costretta a sopportare da parte del gruppo diventano
ogni giorno più pesanti, ben presto dal semplice attacco verbale si
passa a quello psicologico con una pagina facebook sulla quale Jennifer e
le sue seguaci si divertono a distruggere la sua immagine. È una guerra
spietata e senza esclusioni di colpi, una guerra che ha il suo epilogo
in una terribile aggressione fisica che costringerà Angelica a vivere le
ore più angosciose della sua intera esistenza ma anche a rialzare la
testa e a decidere finalmente di affrontare il problema che le ha
distrutto la vita. Così scoprirà tante cose che i suoi occhi offuscati
dalla disperazione non riuscivano a vedere come gli occhi innamorati di
un ragazzo che è rimasto folgorato dalla sua bellezza sin dalla prima
volta che l'ha vista ma che per timidezza e una serie di equivoci non è
mai riuscito a confessarle i suoi sentimenti.
ANTEPRIMA
Stamattina gli occhi di Angelica non vogliono proprio saperne di
aprirsi, sembrano appiccicati da una colla speciale, tutta colpa delle
lacrime di questa notte. L’oscurità nella camera è totale, quel sottile
filo di luce che penetra attraverso la fessura della porta è accecante
come un lampo quando arriva nel bel mezzo di un violento temporale
notturno a squarciare le tenebre. Ha ancora le cuffiette dell’ipod nelle
orecchie, è crollata ascoltando Alessandra Amoroso che cantava:
“Assomiglio a te che fuori sembro forte e all'improvviso crollo e sono
tutto oppure sono niente…”. È di nuovo giorno, la mamma ha spalancato
tutte le tapparelle e ha appena finito di svuotare l’asciugatrice. Si
muove con passo veloce, è già un vulcano di energie nonostante l’alba
sia trascorsa da poco meno di mezz’ora. Angelica detesta tutta quella
sua iperattività di prima mattina. Alma è l’unico essere umano al mondo
che non vive come un trauma il distacco dal letto. Ora si è spostata in
cucina a preparare la colazione. Tra cinque minuti chiamerà il papà per
il suo caffè poi, come quasi tutte le mattine, verrà ad avvertirla che
deve smetterla di poltrire a letto se vuole fare colazione in
tranquillità e non rischiare di litigare con Allegra per aggiudicarsi il
diritto a entrare in bagno per prima. Allegra è la sua sorellina
minore, è ancora una bambina di terza media ma ci mette già un’eternità a
prepararsi. Per la piccola peste di casa è un peccato mortale
presentarsi a scuola senza avere i capelli perfettamente piastrati, un
tocco di rimmel sulle ciglia e almeno uno strato di lucido color
ciliegia sulle labbra, non molla il bagno fino a quando non si convince
di essere bellissima e schiocca un bacio squillante allo specchio che la
mamma ha da poco tirato a lucido con il Vetril. E spesso succede che se
lei non riesce a vincere la sfida dei centoventi metri che separano la
cucina dal bagno, evitando tutti gli ostacoli che l’adorabile peste le
fa trovare lungo il percorso, le rimangano poco meno di una manciata di
minuti per: lavarsi, vestirsi in modo decente e non rischiare di perdere
il tram. Angelica solleva leggermente la testa dal cuscino, dà uno
guardo distratto alla radiosveglia a forma di Hello Spank sul comodino
accanto al letto ed emette un sospiro di dispiacere: Accipicchia, sono
già le sei e venti! Darebbe qualsiasi cosa pur di dormire altri cinque
minuti. Si mette a pancia in giù e nasconde la testa sotto al cuscino.
Soltanto altri cinque minuti di sonno, anzi, magari tutto il giorno a poltrire nel lettone e non
essere costretta ad affrontare quelle vipere velenose dell’Erba Cattiva:
darebbe qualsiasi cosa affinché il suo desiderio potesse realizzarsi.
Gli occhi le si chiudono dolcemente quando appoggia di nuova la testa
sul guanciale, si lascia andare, ha bisogno di tornare nella pace del
sonno e non pensare più a niente.
lunedì 16 febbraio 2015
Anteprima: "L'erba cattiva" di Jolanda Buccella
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Chi sono?
Nata nel 1993, vivo a Roma. Laureata in Editoria e Scrittura, sono anche giornalista e pubblicista da maggio 2014. Ho una gran passione non solo per i libri, ma anche per il teatro e per la cucina.
Nessun commento:
Posta un commento