Piemme - 454 pagine 18,50€ |
È un giorno caldissimo quello in cui, sulle rive del Nilo, Anippe, figlia del faraone Akhenaton, si accorge in lontananza di un oggetto trascinato dalle correnti. Da quando suo padre è morto, e suo fratello Tutankhamen è salito al trono, la ragazza è stata data in sposa a Sebak, uno dei capitani dell'esercito del faraone. Non ancora madre, e col terrore di perdere la vita dando alla luce un figlio, Anippe si rende conto che l'oggetto regalatole dalle acque è un cesto, e che dentro c'è un neonato: senza pensarci due volte, decide di prendere il bambino con sé, e di spacciarlo per il figlio che suo marito vorrebbe da lei. Ma Anippe sa che la sua decisione avrà delle conseguenze: quel bambino è ebreo, figlio di una schiava, affidato al fiume perché possa sfuggire alla persecuzione contro la sua religione, voluta dal faraone stesso. Così, l'uomo che per il suo popolo sarà Mosè, crescerà col nome di Mehy alla corte dei faraoni, come un principe. Mentre Anippe tesserà una tela sempre più grande di inganni e bugie per proteggere quello che per lei è più di un figlio. Ambientato nell'Antico Egitto, un romanzo che mescola verità storica, narrazione biblica e fiction, per restituirei un romanzesco ritratto della figlia del faraone - personaggio che nella Bibbia resta misterioso -, la donna che raccolse Mosè dalle acque del Nilo, dando inizio alla più straordinaria storia di tutti i tempi.
Tre60 9,90€ l'uno |
Rimaniamo sempre nell'Antico Egitto con la tetralogia Il figlio di Ramses (nella foto manca proprio il primo volume, La tomba maledetta). Il protagonista è Setna, figlio di Ramses II, protagonista di un'altra serie molto famosa di gialli di Christian Jacq. Una lettura che qualsiasi amante dell'Egitto e del giallo non può perdersi!
La seria è così composta:
1. La tomba maledetta
2. Il libro proibito
3. Il ladro di anime
4. La città sacra
Castelvecchi - 428 pagine 19,50€ |
Frivola e intrigante per i cortigiani di
Versailles, perversa aguzzina nella propaganda rivoluzionaria, eroina
martire della restaurazione monarchica: chi era Maria Antonietta? Nel
raccontare la sua vita, Stefan Zweig deve confrontarsi con una lunga
tradizione di leggende, dicerie e violente passioni ideologiche. Ma
ripercorrendone i passi di bambina sposa, moglie disprezzata, madre
sensibile, austriaca isolata in una corte e una nazione ostili fino alla
dignità degli ultimi istanti, che fanno coincidere la sua morte con la
fine di un'epoca, Zweig trova una donna: un essere umano senza qualità
particolari, costretto dal caso e dalla Storia a diventare grande. Maria
Antonietta - senza che vengano sminuite le responsabilità politiche e
morali del suo ruolo diventa allora il luminoso esempio dell'individuo
comune che si erge sopra la sua stessa mediocrità e assume una
dimensione "involontariamente eroica". Perfetta sintesi di cura
documentale, penetrazione psicologica e tensione narrativa, questo
libro, forse la più amata tra le opere di Zweig, è ancora oggi
considerato un vertice e un modello del genere biografico. La sua
pubblicazione, nel 1932, mutò radicalmente l'immagine di Maria
Antonietta, cancellò uno stereotipo e riconsegnò una figura viva e
complessa tanto alla ricerca storica che all'immaginario popolare.
Salani Editore - 238 pagine 15,90€ |
Messalina è considerata una delle donne più malvagie dell'antica Roma. Ad appena 14 anni, si ritrovò sposata con il cinquatenne Claudio per volere dell'imperatore Caligola. Morì molto giovane: infatti a 23 anni fu assassinata. Messalina e la Roma imperiale dei suoi tempi ripercorre la vita dell'imperatrice con le trasgressioni e i delitti che le sono attribuite.
Aveva solo ventitré anni, Valeria Messalina,
quando morì pugnalata dai sicari imperiali. Per sette anni era stata la
donna più invidiata e ammirata di Roma: da quando suo marito, il
cinquantenne Claudio, era succeduto a Caligola sul trono imperiale. In
quel periodo, a detta delle principali fonti letterarie, si era
macchiata di così tanti crimini e perversioni che il suo nome divenne
nei secoli sinonimo di scelleratezza: Messalina era stata più lasciva di
Cleopatra, più dissoluta di Poppea, più intrigante di Agrippina. Ma
queste accuse corrispondono alla verità? O forse la damnatio memoriae a
cui la condannò il Senato rese più facile attribuirle delitti che non
aveva commesso? In un vivido affresco della vita di corte nella Roma del
primo secolo dopo Cristo, questo libro analizza da ogni punto di vista
le audaci trasgressioni dell'imperatrice, ripercorrendo le sue vicende
attraverso le pagine degli storici antichi, mettendole a confronto e
rilevando dove sono contraddittorie o ambigue. Si delinea così un
ritratto di Messalina senza pregiudizi, che raccoglie le poche tracce
rimaste di lei, scavando nei retroscena della Storia.
HarperCollins Italia - 475 pagine 14,90€ |
Potevo non inserire un romanzo ambientato in Inghilterra? Siamo a fine del 1300 e la protagonista di La sorella del re è Elisabetta di Lancaster, sorella di Enrico IV. Non ho mai letto nulla su questa donna e devo dire che mi attira molto la sua storia.
1382. Figlia di Giovanni di Gand, sorella del
futuro re d'Inghilterra Enrico IV, Elisabetta di Lancaster ha imparato
gli scaltri intrighi di corte dagli uomini più potenti del regno. In
quegli anni di instabilità politica solo i più accorti sopravvivono e la
lealtà al proprio lignaggio è la sola legge che conta. Una principessa
plantageneta non può opporsi ai desideri del padre. Eppure l'indomita
Elisabetta rifiuta di soggiacere a un matrimonio combinato. Ribellandosi
al suo destino, sposa invece l'affascinante e ambizioso Sir John
Holland, Duca di Exeter, fratellastro del Re Riccardo II e l'unico uomo
che abbia mai amato. Ma la disobbedienza ha un prezzo... 1399. Il
fratello di Elisabetta, Enrico, ha conquistato il trono a spese di
Riccardo e John Holland, tra i più fedeli confidenti del vecchio re,
architetta un piano per rovesciare l'usurpatore. Intrappolata in una
mortifera rete di inganni e segreti, Elisabetta deve scegliere. Tradire
il fratello e la famiglia? O smascherare il marito, decretandone la
morte?
Parallelo 45 Edizioni - 306 pagine 12€ |
Uscito qualche mese fa, ma non potevo non inserirlo. L'eredità medicea è un giallo storico con protagonisti i Medici, una delle più potenti famiglie di Firenze.
6 gennaio 1537: nella notte della Befana,
Lorenzino de Medici detto Lorenzaccio, uccide a tradimento il cugino
Alessandro de' Medici, duca di Firenze. Firenze è decapitata. Serve un
successore da nominare e in fretta. Il diciassettenne Cosimo de' Medici,
unico figlio di Giovanni delle Bande Nere, assumerà il potere con
l'appoggio di Alessandro Vitelli, comandante dell'esercito imperiale. Ma
tanti, troppi nemici lontani e vicini tramano contro il nuovo duca. Un
intero esercito si sta radunando ai confini per spodestarlo. E tra
coloro che lo circondano, di chi può veramente fidarsi? Chi sono i
crudeli mandanti dell'Ombra, lo sconosciuto traditore, la serpe in seno
che attenta alla vita di Cosimo de' Medici? E a cosa mirano? Riuscirà
Alessandro Vitelli a intervenire in tempo per proteggerlo?
Scrittura&Scritture |
Tiziana Silvestrin è una garanzia ormai! Ho amato il suo primo libro, I leoni d'Europa, e anche Le righe nere della vendetta non mi ha delusa. Ambientati nella Mantova del 500, alla corte dei Gonzaga, sono dei gialli storici. Il protagonista è Biagio dell'Orso, capitano di giustizia, che si ritrova a dover indagare su casi di omicidi. Oltre a questi due, c'è anche Un sicario alla corte dei Gonzaga.
E ora facciamo un salto indietro nel tempo e arriviamo nel 1300. La corona del re longobardo ha una bellissima trama e mi ha colpita sin da subito. Lo sto leggendo proprio in questi giorni e, nonostante il gran numero di pagine, non posso che consigliarvelo come lettura estiva!
1323. Sulla città di Pistoia, una delle ultime roccaforti guelfe, incombe il più duro degli assedi: quello dei ghibellini lucchesi e del loro condottiero, Castruccio Castracani. Nel frattempo le signorie più blasonate della città si sfidano in spietate faide: una lotta fratricida, ma utile per la sete di potere del vescovo Ildebrando, del Capitano del Popolo Ormanno De' Tedici e del suo sanguinario nipote Filippo. Sarà compito del cavaliere Ruggero da Suio, fuggito dalla Terra Santa, riunire sotto le insegne biancoverdi di un manipolo di coraggiosi, pronti a morire per ridare la libertà alla gloriosa città toscana.
Leone Editore - 611 pagine 14,90€ |
E ora facciamo un salto indietro nel tempo e arriviamo nel 1300. La corona del re longobardo ha una bellissima trama e mi ha colpita sin da subito. Lo sto leggendo proprio in questi giorni e, nonostante il gran numero di pagine, non posso che consigliarvelo come lettura estiva!
1323. Sulla città di Pistoia, una delle ultime roccaforti guelfe, incombe il più duro degli assedi: quello dei ghibellini lucchesi e del loro condottiero, Castruccio Castracani. Nel frattempo le signorie più blasonate della città si sfidano in spietate faide: una lotta fratricida, ma utile per la sete di potere del vescovo Ildebrando, del Capitano del Popolo Ormanno De' Tedici e del suo sanguinario nipote Filippo. Sarà compito del cavaliere Ruggero da Suio, fuggito dalla Terra Santa, riunire sotto le insegne biancoverdi di un manipolo di coraggiosi, pronti a morire per ridare la libertà alla gloriosa città toscana.
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