Intervista a Patrizio Cossa e Cristiana De Maio | I codici umani - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

martedì 3 marzo 2020

Intervista a Patrizio Cossa e Cristiana De Maio | I codici umani




AST Company
presenta 
I CODICI UMANI 
al Teatro Stanze Segrete
dal 3 all’8 marzo

I codici umani è uno spettacolo di improvvisazione teatrale che indaga su cosa può accadere nei primi minuti in cui due persone si conoscono. Vi andrebbe di parlarcene più nel dettaglio?

Patrizio Cossa: La difficoltà in questo format è di esplorare i primi minuti di due perfetti sconosciuti, quindi
di sentire e far sentire al pubblico l'imbarazzo iniziale, i silenzi carichi di “vorrei” e i fili sottili che legano due persone fuori dal loro contesto abituale.Ci saranno alcuni momenti in cui i personaggi potranno parlare direttamente al pubblico e far sentire quali sono i processi mentali che si creano.

Cristiana De Maio: Quest’anno abbiamo cercato di indagare ancora più in profondità il meccanismo che muove il comportamento umano. L’incontro con una persona a noi estranea cosa ci provoca? Parlare delle “cose banali della vita” attiva in ognuno di noi dei ricordi? Dei traumi? Ci fa contattare delle nostre verità? Quel che mostriamo in pubblico è davvero quel che siamo?

Cosa volete trasmettere al pubblico?


Patrizio Cossa: Vogliamo raccontare cosa succede veramente nella mente di due persone che non si conoscono. Ma soprattutto scavare nel nostro intimo per capire che alla fine, i nostri comportamenti, sono tutti molto simili e le scelte che facciamo sono dettate dal nostro passato. 
Cristiana De Maio: Vorremmo che il pubblico riconoscesse dei codici che muovono all’azione ognuno di noi, dei meccanismi emozionali che guidano le nostre scelte e le nostre azioni ma che sanno anche fornire delle spiegazioni ai comportamenti altrui.

Rimanendo in tema con lo spettacolo, qual è stata la prima impressione che avete avuto l’uno dell’altro? Come sono stati i primi minuti in cui vi siete conosciuti?

Patrizio Cossa: Io e Cristiana ci conosciamo da più di 15 anni, ci siamo visti la prima volta ad un corso di improvvisazione. Il mio primo pensiero è stato: non è possibile che abbia i capelli così rossi. Il secondo è stato: vorrei tanto fare uno spettacolo di improvvisazione con lei. Ci abbiamo messo 15 anni, ma alla fine ce l'abbiamo fatta.
Cristiana De Maio: Conosco Patrizio da tanti anni, era un ragazzo giovane e talentuoso. Quando l’ho conosciuto ho pensato: questo tipo ha una gran bella testa, complicata ma piena. 


Avete già avuto modo di lavorare in altri spettacoli di improvvisazione teatrale. Quali sono le difficoltà che si possono riscontrare nell’improvvisare un testo?

Patrizio Cossa: La difficoltà più grande è il vuoto. Non avere nulla dove poggiarsi, se non il compagno. Ci si affida in scena all'altra persona, dovendo stare 50 minuti senza copione e senza linee guida. In questo spettacolo la difficoltà è ancora più grande perchè i due personaggi non si conoscono e quindi creare una relazione è complicato. Ma la sfida è stimolante e ci piace sperimentare sempre cose nuove.
Cristiana De Maio: Nessuna difficoltà, soltanto una sensazione di libertà pazzesca (che a volte è talmente immensa che fa tantissima paura)!

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