Recensione: "La voce segreta dei ricordi" di Alessia Coppola - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

mercoledì 9 settembre 2020

Recensione: "La voce segreta dei ricordi" di Alessia Coppola

 


La voce segreta dei ricordi

di Alessia Coppola

Newton Compton Editori

288 pagine | 9,90€


Ervea voleva diventare una violinista, ma dopo aver perso il fratello, anche lui musicista, ha abbandonato gli studi e ora vuole solo voltare pagina. Per questo accetta l’invito di una cugina e lascia Lecce, la sua città, per trasferirsi a Milano. Potrebbe essere un modo per cominciare una nuova vita e dimenticare finalmente un passato doloroso. La musica però non si lascia dimenticare. E infatti Ervea trova un impiego in un negozio di strumenti musicali. Il suo compito è quello di prendersi cura dei vinili nel retrobottega. Curiosando tra quei dischi, molti dei quali piuttosto datati, ne trova uno spezzato a metà. Qualcosa la spinge a chiedersi se si sia rotto per caso o se invece qualcuno lo abbia fatto intenzionalmente. Intanto la ragazza comincia ad apprezzare la sua nuova quotidianità. Il proprietario è un uomo gentile e Andrea, suo figlio, riesce persino a farle battere timidamente il cuore. Ma sarà l’amicizia con Margareth, un’anziana signora che fa spesso visita al negozio, a dare una vera e propria scossa alla sua vita: perché Margareth nasconde un segreto. E quel segreto riguarda qualcuno a cui Ervea tiene molto…



Non ne uscirai chiudendo la porta. Perché, che tu lo voglia o no, certe porte si riaprono sempre. È solo affrontando e abbracciando il tuo passato che infrangerai le tue paure. 


Perdere una persona che si ama è un dolore che non si può esprimere a parole. E non è sempre facile ricominciare. Ci si lascia andare spesso ai ricordi e si è assaliti dalla paura di andare avanti. 


Questo è ciò che succede alla protagonista de La voce segreta dei ricordi. Evrea, dopo la perdita di una persona a lei molto cara, prova a lasciarsi il passato alle spalle trasferendosi a Milano. A Lecce ormai ci sono troppi ricordi tristi e lei non vuole più essere legata a questi.

Convinta di poter iniziare una nuova vita, lontana da ciò che più amava, la musica, Evrea invece dovrà ricredersi ben presto. Infatti, inizia a lavorare proprio in un negozio di musica e, seppur dopo un inizio difficile, affronta questa sfida con grande coraggio, grazie anche all'aiuto della cugina Eleonora, del collega Andrea e di una dolce signora, Margareth. 


Alessia Coppola con uno linguaggio semplice e lineare conduce il lettore attraverso questa storia fatta sì di tanta tristezza, ma anche di tanta speranza. Il lettore, grazie allo stile coinvolgente dell'autrice e al suo saper narrare con tanta delicatezza storie non facili, viene trascinato e coinvolto dapprima nel dolore di Evrea e poi nella sua voglia di ricominciare a vivere, ripartendo proprio da quel male che le lacerava il cuore. 

Milano per lei rappresenta la rinascita e il riavvicinamento alla sua passione più grande, la musica e il violino. Evrea ci viene mostrata all'inizio in tutta la sua fragilità, ma pian piano troverà il modo di superare tutto. 


Alessia Coppola ha la grande abilità di non saper solo descrivere bene luoghi o persone, ma anche di saper dare spessore ai sentimenti, che sono quasi tangibili. Molto interessante la scelta di affiancare a Evrea una donna dello spessore di Margareth. L'anziana signora appare subito come una donna misteriosa e a detta di molti scorbutica. In realtà, nasconde anche lei un passato infelice. 

Evrea e Margareth si presentano come due persone in apparenza molto diverse, ma in realtà hanno più di quanto pensano in comune. E la musica è la prima: sarà proprio questa ad avvicinare le due e a far sì che Margareth apra il suo cuore a Evrea. E i racconti e la dolcezza di Margareth saranno di grande aiuto per Evrea. 


Altra grande protagonista del romanzo è la musica. Evrea la ritiene responsabile di quanto accaduto a lei e alla sua famiglia, dei lutti che ha dovuto sopportare, ma questa è un elemento sempre presente nella sua vita. E, come già detto, lo sarà anche a Milano. 

Sono bellissime le scene in cui è la musica a predominare: sono descritte in modo così poetico che sembra quasi di poterla sentire.  


La voce segreta dei ricordi è una storia che ti rimane dentro. Una storia che racchiude un grande insegnamento: la vita metterà sempre davanti a noi degli ostacoli, ma è anche pronta a riservarci grandi sorprese. Bisogna ripartire dalle ferite e non usarle come una scusa per nascondersi dal mondo. Così come ha fatto Evrea, che da un gran dolore è riuscita a ripartire e a ritrovare quella felicità che sembrava ormai persa per sempre... 


«Ho paura».

«Di cosa?»

«Di infrangere il suo mondo». 

«È già infranto, puoi solo ricostruirlo». 

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