Recensione: "La dodicesima notte, o quel che volete" | Un lettore a teatro - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

sabato 17 ottobre 2020

Recensione: "La dodicesima notte, o quel che volete" | Un lettore a teatro



IN SCENA FINO AL 18 OTTOBRE

LA DODICESIMA NOTTE

o quel che volete

di William Shakespeare

Regia di

Loredana Scaramella

Traduzione e adattamento Loredana Scaramella

Prodotto da Politeama srl



Fino al 18 ottobre è in scena al Globe Theatre di Roma La dodicesima notte, una versione rivisitate della commedia scritta da William Shakespeare. 

Loredana Scaramella con grande maestria riesce a portare sul palco del Globe Theatre un adattamento de La dodicesima notte che incanta il pubblico grazie anche a nota di rock che caratterizza l'intero spettacolo.


La commedia, scritta tra il 1559 e il 1601 e pubblicata postuma nel First Folio del 1623, con il suo titolo rimanda alla festa della dodicesima notte, che corrisponde all'Epifania, chiamata così perché fa riferimento ai giorni che trascorrono dal Natale fino all'Epifania. I gemelli Viola e Sebastian, a seguito di un naufragio, si ritrovano separati. Viola conoscerà il Duca Orsino e la dama Olivia, con il primo che ama la seconda e vorrebbe sposarla. Convinta di aver perso il fratello e fingendosi un uomo, Viola entra a far parte del servizio del duca Orsino e viene mandato come messaggero per richiedere la mano di Olivia. Ma iniziano qui gli equivoci, perché Olivia si innamora  di Viola e intanto il maggiordomo di Olivia cerca di corteggiare proprio la sua padrona, spinto con l'inganno a farlo. 


Rispettando tutte le norme anti covid e di distanziamento (e non è un'impresa così semplice con tanti attori in scena, ma ci riescono tutti benissimo), lo spettacolo incanta chi è presente a teatro. 

Gli attori spiccano per le loro grandi qualità recitative e tutti riescono bene a calarsi nel loro personaggio, e l'impressione è proprio quella di far un salto indietro nel tempo. Pur non potendosi avvicinare, gli attori riescono a dare il giusto pathos a quelle scene in cui il contatto sembra quasi inevitabile, e dimostrano che non è impossibile interpretare Shakespeare anche in un momento come questo.


Nota di merito per Elisabetta Mandalari, bravissima a interpretare sia il ruolo femminile che quello maschile, e ad alternarli magistralmente. Si dimostra un grande attore anche Federico Ceci nei panni di Malvolio, il maggiordomo beffato, poiché riesce a dar al suo personaggio quella giusta dose di ironia che fa divertire il pubblico. Applausi anche per Carlotta Proietti, nei panni di Olivia, e Diego Facciotti, il duca Orsino folle d'amore per la bella Oliva. 


La scenografia è molto essenziale e ben si adatta alle varie scene che si susseguono. 

I cambi di scena sono segnati da dodici sedie che figurano il quadrante di un orologio: spostandosi, determinano lo scorrere del tempo, il tema più importante di quest'opera, e anche il cambio di scena. Gli attori non protagonisti della scena restano fermi o seduti sulla sedia. 


Ad accompagnare gli attori ci sono le musiche scritte da Adriano Dragotta e il quartetto William Kemp. Le note rock ben si accostano a musiche più tipiche del periodo, ed è qui che spicca la creatività della regista.  


La dodicesima notte, o quel che volete, in scena al Globe Theatre fino al 18 ottobre, riuscirà a farvi amare Shakespeare ancora di più, con quel tocco di modernità dato dalle musiche rock che non invade per nulla l'opera del Bardo ma, anzi, gli dà quel tocco di originalità in più. 

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