Intervista a Federico Floris: "Gentili ma non troppo è un testo che dà voce ai pensieri di tutti noi che, per diplomazia, non possiamo confessare a voce" - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

lunedì 15 marzo 2021

Intervista a Federico Floris: "Gentili ma non troppo è un testo che dà voce ai pensieri di tutti noi che, per diplomazia, non possiamo confessare a voce"

Un paio di mesi fa vi avevo parlato di un libro che ho adorato, Raccontami di te, e avevo avuto il piacere di ospitare Federico Floris qui sul blog con un'intervista.

Oggi Federico Floris ritorna nuovamente protagonista con un'intervista nella quale ci parla più nel dettaglio del suo ultimo lavoro, Gentili ma non troppo, in preorder con BookRoad. 
Il libro ha già raggiunto metà dell'obiettivo della sua campagna di pubblicazione, quindi continuiamo a sostenerlo ordinando una copia a questo link




Gentili ma non troppo è il tuo ultimo lavoro ed è attualmente in campagna con BookRoad. È un libro ironico che racconta la dura vita dei commessi (e, ahimè, anche della mia!) costretti ad avere a che fare con varie personalità, dalla più stramba a quella più pignola ed esigente. Da dove nasce l'idea? 

L’idea parte dal mio blog che si intitola ipruritidifede (www.ipruritidifede.com), aperto pochi anni fa proprio per raccogliere le varie vicende strampalate che mi succedevano, non solo in negozio, ma anche durante il tragitto per arrivarci, in metropolitana. Ho quindi pensato di comporre quei “pruriti” in un testo unico che raccontasse senza troppi perbenismi lo sforzo interiore che noi tutti facciamo quando ci imbattiamo con le altre persone. Questo riguarda non solo la categoria dei commessi, ma tutte quelle che lavorano a contatto con il pubblico. Inoltre, il rapporto si snocciola anche nelle situazioni di vita quotidiana, come i luoghi pubblici, fino ad arrivare al rapporto col proprio partner.


Tre motivi per cui un lettore non dovrebbe perdersi assolutamente la tua ultima pubblicazione. 

È un testo che dà voce ai pensieri di tutti noi che, per diplomazia, non possiamo confessare a voce. Mette in scena situazioni prese dalla vita reale, esorcizzandole. Infine, in un momento in cui siamo tutti esauriti per la situazione che stiamo vivendo, è un testo leggero che strappa una risata.


L’aneddoto più divertente che ti è successo con un cliente? 

Mi chiedi uno spoiler insomma? Eh no… gentili ma non troppo, mia cara!! Andate a curiosare su “anteprima” nella pagina della mia campagna promozionale e poi, a quel punto, se vorrete saperne di più sarete felici di fare il preordine!

Credit: Virginia Natrella

Il genere di Gentili ma non troppo si discosta molto dal tuo primo romanzo, Raccontami di te. Come mai hai optato per questo cambiamento? 

Sono i due dei tre testi che da tempo sono pronti nella mia testa, desiderosi di uscire. Il cambiamento non è stato premeditato. Dici che sono bipolare senza speranza? (Mio marito dice di sì).


Ti senti più il Federico riflessivo di Raccontami di te o il Federico ironico di Gentili ma non troppo?

Ok, sono bipolare senza speranza (ha ragione mio marito anche stavolta!). Mi sento un po’ il primo e un po’ il secondo, a seconda dei giorni… anzi delle ore!

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