Recensione: "Le perfezioni" di VIncenzo Latronico - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

venerdì 25 marzo 2022

Recensione: "Le perfezioni" di VIncenzo Latronico

Le perfezioni
di Vincenzo Latronico
Bompiani 
144 pagine | 16€ 

Tutti vorrebbero la vita di Anna e Tom. Un lavoro creativo senza troppi vincoli; un appartamento a Berlino luminoso e pieno di piante; una passione per il cibo e la politica progressista; una relazione aperta alla sperimentazione sessuale, alle serate che finiscono la mattina tardi. Una quotidianità limpida e seducente come una timeline di fotografie scattate con cura. Ma fuori campo cresce un’insoddisfazione profonda quanto difficile da mettere a fuoco. Il lavoro diventa ripetitivo. Gli amici tornano in patria. Il tentativo di impegno politico si spegne in uno slancio generico. Gli anni passano. E in quella vita così simile a un’immagine – perfetta nel colore e nella composizione, ma piatta, limitata – Anna e Tom si sentono in trappola, tormentati dal bisogno di trovare qualcosa di più vero. Ma esiste?




Vivevano due vite. C'era la realtà tangibile, che li circondava; c'erano le immagini. Li circondavano anche quelle. Erano sullo schermo dello smartphone che li svegliava. [...] Mentre lavoravano, le immagini entravano come una bufera dalle finestre lasciate aperte in sottofondo. Mandavano un preventivo e controllavano il feed di Instagram.

Anna e Tom sono una coppia di giovani ragazzi che decide di trasferirsi a Berlino per dare una svolta alla loro vita. Nonostante i loro genitori non comprendano la loro scelta, loro ne sono più che convinti. E la loro vita è in apparenza impeccabile: sono riusciti a fare della propria passione un lavoro, sono dei creativi digitali, sono affiatati e molto uniti, hanno vari amici di molte nazionalità con i quali passano le loro serate. Tutto quello che hanno costruito e tutto quello che mostrano sono un perfetto scatto da social: ma se si scava più a fondo, ci si rende conto che non è davvero così.
Perché anche le loro vite perfette sono, in realtà, imperfette: non tutti i loro amici restano, molti decidono di tornare a casa per poi restarci definitivamente, cambiando occupazione o mettendo su famiglia. Il loro lavoro è sì nato da una passione, ma a lungo andare si trasforma in un qualcosa di monotono. E la loro è una relazione quasi piatta, sono insoddisfatti anche dal punto di vista sessuale.
Il problema di fondo è che i due si sono creati un proprio mondo: vivono in una sorta di bolla dalla quale è difficile uscire. E capita che hanno nostalgia di casa o voglia di qualcosa di nuovo, di qualcosa che dia una scossa a quelle giornate che sembrano ormai tutte uguali. 

Vincenzo Latronico, con uno stile a tratti poetico, riesce a dipingere perfettamente quella che è la società odierna. Una società nella quale è più importante apparire, non essere. Condividere, non vivere davvero. Proprio per questo motivo, si tende a pubblicare foto perfette sui social, a condividere scatti di una vita che sembra costruita apposta per raggiungere l’approvazione degli altri.
Le  immagini che si propagano sui social network ormai sono onnipresenti: tutti noi, chi più e chi meno, passiamo molto tempo sui social cercando notizie di uno o foto di un altro, pubblicando scatti creati apposta per raggiungere sempre più like. 

Le vite di Anna e Tom rappresentano dunque un po’ le vite di tutti: appaiono tutte perfette agli occhi degli altri, ma basta guardare con un occhio più critico per capire quanto tutto sia marcato da una forte disillusione.
Anna e Tom non hanno un volto ben definito, proprio perché potrebbero rappresentare chiunque. 

Le perfezioni è un romanzo breve ma tagliente, che mostra senza filtri quanto tutti noi siamo accecati dalle immagini che guardiamo sui social network e che ci portano a emulare, e far finta di vivere, una vita non vera. 
Una storia dal retrogusto amaro, che però fa riflettere molto su quanto il mondo nel 2022 sia cambiato e quanto esso si basi su stereotipi costruiti attraverso ciò che si vede sui social.
Anna e Tom sono consapevoli della loro insoddisfazione generale, ma rimangono immobili e preferiscono apparire per ciò che non sono realmente. D’altronde, è più facile seguire le masse che ribellarsi e far emergere le loro reali personalità. 
 
Vincenzo Latronico con grande coraggio mette a nudo la principale défaillance di questa società moderna marcata da un forte senso di frustrazione celato dall'estenuante ricerca di una perfezione che non esiste, ma è solo idealizzata dai social network. 

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