Per iniziare la settimana alla grande, oggi pubblico la prima intervista del blog!
Ringrazio Adrian Dawson, autore de "Il codice degli innocenti" (che ho recensito QUI), per aver accettato di essere intervistato!
E ringrazio mia sorella Chiara e l'amica Flaminia per avermi aiutato con la traduzione inglese-italiano! :)
Io vi lascio sia la versione inglese che quella italiana! ^^
E quindiii... LET'S START!
-Hi Adrian, thank you for accepting the interview!
Thank you very much for asking.
-Ciao Adrian, grazie per
aver accettato l'intervista!
Grazie mille a te per averla chiesta.
-Let’s start with a presentation. Who is Adrian
Dawson?
Which I suspect is going to be the hardest question of
all. Well, I’m 42 years old, trained as an illustrator many years ago and have
run my own advertising agency since I was 23, where I’m also lead creative and
handle all the copywriting. I also write and play music, especially drums. I
guess that would sum me up as a 'blank sheet of paper guy' - give me a blank
sheet of paper and I will try to put something exciting on it. One day it might
be a story, another day it might be a drawing or some music. I just love
creating. The knowledge, especially with the books, that people are discussing
something that did not exist a short time ago - whether they like it or not -
and the knowledge that it only exists now because of you and you alone is
extremely rewarding.
-Iniziamo con una presentazione, chi è
Adrian Dawson?
Presumo che questa sarà la domanda più
difficile di tutte. Allora, ho 42 anni, specializzato
come illustratore molti anni fa e gestisco la mia agenzia personale di pubblicità
da quando avevo 23 anni, dove conduco anche la parte creativa e gestisco i
copyright. Inoltre scrivo e suono musica, soprattutto la batteria. Credo che
questo mi riassumi come un “foglio bianco di un ragazzo di carta” – dammi un
foglio di carta bianco e proverò a farci qualcosa di fantastico sopra. Un
giorno potrebbe essere una storia, un altro giorno potrebbe essere un disegno o
qualche canzone. E’ solo che adoro creare. Quella conoscenza, specialmente con
i libri, di cui le persone discutono su qualcosa che non esisteva qualche tempo
fa – che gli piaccia o no – e quella conoscenza che esiste solo ora grazie a
voi è estremamente gratificante.
-You’re
an all-around man!
Codex is your first book. How
would you describe it in 3 words?
Labour of love.
Labour of love.
-Sei un uomo tutto fare!
Il codice degli innocenti è il tuo
primo libro, come lo descriveresti in 3 parole?
Un
lavoro d’amore.
-There
is an interesting religious theory in
Codex: Do you believe it? How did you uncover this theory?
Religion is complex and I believe that, whatever religion you do (or do
not) follow, you simply hear stories as you grow from those who believe them
and you either choose to believe them yourself or not. we are all individual,
and that it was makes the world so great. If you do believe something, or if
others do, you then allocate your own reasoning to why you do and you then try
to fill in any blanks as best you can to create a cohesive story. I read a lot,
and research a lot, and there is no one thing in Codex that I do or do not believe. What I did try to do was take a
number of very obscure theories and beliefs and, as a creative writer, try to
fill in the blanks. Often this led me to look at subjects way out of the realm
of religion and I was very surprised at some of the connections I made. I guess
the moral heart of Codex, if there is
one, is not about religion but about the fact that everything in this world is
connected, even if those connections seem desperately obscure. We are all connected.
-C’è una teoria
religiosa interessante esposta nel Il
codice degli innocenti: ci credi? Come l’hai scoperta?
La religione è complicata e io credo che, qualsiasi religione tu segua o
non, ascolti semplicemente storie mentre cresci da quelli in cui ci credono e
puoi scegliere se crederci o no. Siamo tutti unici, ed è questo che rende il
mondo così grandioso. Se credi in qualcosa, o se lo fa qualcun altro, tu poi
associ il tuo ragionamento sul perché si fa e poi provi a riempire qualsiasi
vuoto nel miglior modo in cui puoi in modo da creare una storia coesiva. Io
leggo molto, e faccio molte ricerche, e non c’è una sola cosa ne Il codice degli innocenti in cui creda o
non. Quello che ho provato a fare è stato prendere un numero di teorie e
convinzioni molto oscure e, come scrittore creativo, ho provato a riempire gli
spazi vuoti. Spesso questo mi porta a guardare soggetti fuori dal regno della
religione e sono stato molto sorpreso di alcune connessioni che ho fatto. Io
credo che il cuore morale di Il codice
degli innocenti, se ce n’è uno, non è riguardo la religione ma riguardo il
fatto che tutte le cose nel mondo sono connesse tra di loro, anche se quelle
connessioni sembrare disperatamente oscure. Noi siamo tutti connessi.
-What an interesting answer!
The characters are completely fictional
or someone
has inspired you?
They are all fictional, but they all steal characteristics from one or two people I know. I never really understood why actors might feel the need to 'get into character' until I wrote Codex and found myself saying lines out loud to hear how they sounded and whether or not they suited that character’s voice. In the end, I found that the only way to really write great characters was to become them (for very short periods of time) and think how they would think - which, in some cases is very complex or illogical trains of thought - and then analyse whether or not it made them believable. The fact that you might ask if some of them are inspired by real people makes me feel that I might just have made them believable after all, so thank you.
They are all fictional, but they all steal characteristics from one or two people I know. I never really understood why actors might feel the need to 'get into character' until I wrote Codex and found myself saying lines out loud to hear how they sounded and whether or not they suited that character’s voice. In the end, I found that the only way to really write great characters was to become them (for very short periods of time) and think how they would think - which, in some cases is very complex or illogical trains of thought - and then analyse whether or not it made them believable. The fact that you might ask if some of them are inspired by real people makes me feel that I might just have made them believable after all, so thank you.
-Che risposta
interessante!
I personaggi sono del
tutto inventati o ti sei ispirato a qualcuno?
Sono tutti inventati, ma prendono delle caratteristiche da alcune persone
che io conosco. Non capivo mai perché gli attori dovevano sentire il bisogno di
“entrare nel personaggio” finché non ho scritto Il codice degli innocenti e mi sono ritrovato a dire le
battute/frasi ad alta voce per sentire come suonassero e se fossero adatte o
meno al personaggio. Alla fine, ho
capito che l’unico modo per scrivere davvero dei personaggi grandiosi era
diventare loro (per il breve periodo di tempo) e pensare a come loro vorrebbero
pensare – il quale, in alcuni casi è molto complicato o illogico – e poi
analizzare se li rendesse credibili o meno. Il fatto che tu chieda se alcuni di
loro sono stati ispirati da persone vere mi fa sentire come se alla fine li
abbia resi credibili, quindi ti ringrazio.
-Your welcome,
they’re really believable!
Your second novel Sequence, is
inedited in Italy. Would you like to tell us something about this book?
Sequence is
coming to Italy soon via the wonderful people at Nord. As, hopefully, are [Sequoia] and Sequitur to complete the trilogy. Sequence is the novel I am most proud of so far. When Codex was first touted it failed to sell
and within a couple of years Dan Brown was on the scene. Once Codex was published my reviews were
almost always better than his, but sales not so much. With that in mind I
wanted to create something in Sequence that
had never been done before. A completely unique, yet ultimately believable
story. Sequence handles some very
obscure (and often completely impossible) theories and so the trick was to drip
feed the clues throughout the novel so that nothing just came out of nowhere.
By the time the impossible happened, one would hopefully completely believe
that it was not only possible, but perhaps even probable. Sequence also deals
with a number of different points in time and locations and it felt like I was
creating something very special just by not tripping myself up in the
timelines. With [Sequoia] and Sequitur both set to cross before, after
and through Sequence, the trilogy has
become something very complex indeed, but all contained within the framework of
three very pulsing novels.
-Prego, sono davvero
molto credibili!
Il tuo secondo romanzo, Sequence è inedito in Italia. Cosa
vorresti dirci su questo libro?
Sequence arriverà in Italia per mezzo delle fantastiche
persone che lavorano alla Nord. Come, si spera, [Sequoia] e Sequitur
completeranno la trilogia. Sequence è
il romanzo di cui sono più fiero. Quando Il codice degli innocenti fu
pubblicato per la prima volta ha fallito la vendita e in un paio di anni Dan
Brown è salito in scena. Una volta che Il codice degli innocenti è stato
pubblicato le mie recensioni erano quasi sempre migliori delle sue, ma non ha
venduto tanto. Pensando a questo ho voluto creare qualcosa in Sequence che non avevo mai fatto prima.
Completamente unico, ma comunque una storia credibile. Sequence possiede delle teorie molto oscure (e talvolta anche
completamente impossibili) e quindi il trucco è stato dare degli indizi durante
le vicende del romanzo così in questo modo niente sarebbe uscito fuori dal
nulla. Quando l’impossibile è accaduto, uno potrebbe credere che non era solo
possibile, ma forse anche probabile. Sequence
si occupa anche di un numero di punti diversi di tempo e luoghi e sembrava come
se io stessi creando qualcosa di davvero speciale solo per non inciampare io
stesso nel tempo infinito. Con [Sequoia]
e Sequitur entrambi ambientati prima,
dopo e durante Sequence, la trilogia
è diventata qualcosa di davvero complesso, ma contiene tutto il lavoro di tre
romanzi palpitanti.
-I'm looking forward the release!
Is there any writer who inspires you? What is
your favorite book?
Having a favourite book would be impossible for me,
because I can find so much to love in a terrible book and so much to hate in a
good one. Some of my favourite authors have created fantastic books with
appalling endings and some have created quite mediocre novels with stunning
prose. For prose, I love Thomas Harris and for ideas I love Philip K. Dick and
Michael Crichton. I own every Stephen King novel ever written but don’t like
them all. Some are dire. That said, my aspiration - my pinnacle - would be
either The Shawshank Redemption or The Green Mile and these are both
written by the same man who wrote Dreamcatcher
(and perhaps shouldn’t have done). I guess it’s like the religion thing - even
from one faith (author) you take the stories which most appeal to what you are
looking for in your life, reject the others and seek to fill the gaps from
other authors (faiths).
-Non vedo l’ora che
esca!
C’è qualche scrittore a
cui ti ispiri? Qual è il tuo libro preferito?
Avere un libro preferito sarebbe
impossibile per me, perché posso trovare così tante cose da amare in un brutto
libro e così tanto da odiare in uno buono. Alcuni dei miei autori preferiti
hanno creato dei fantastici libri con finali orrendi e alcuni hanno creato dei
romanzi abbastanza mediocri con delle prose incredibili. Per la prosa, adoro
Thomas Harris e per le idee adoro Philip K. Dick e Michael Crichton. Posseggo
ogni libro che Stephen King abbia mai scritto ma non mi piacciono tutti. Alcuni
sono disastrosi. Detto ciò, la mia ispirazione – la mia vetta – potrebbe essere
o Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank o Il miglio verde e questi sono entrambi scritti dallo
stesso uomo che scrisse L’acchiappasogni
(e forse non avrebbe dovuto neanche scriverlo). Penso sia come la questione
religiosa – anche da una fede (autore) si prendono le storie che fanno appello
a quello che tu stai cercando nella tua vita, rigetti le altre cerchi di
riempire gli spazi dagli altri autori (fedi).
-Are
you working on a new novel?
I am - [Sequoia] - the 'sequel to Sequence'. Which is also a prequel and
which also happens at exactly the same time. Like I say, it is complex. It
should be available in all good bookstores, and a number of extremely bad ones,
in the new year.
-Stai lavorando a
qualche nuovo romanzo?
Si – [Sequoia] – il “continuo
di Sequence. Il quale è anche un
prequel e il quale è ambientato anche nello stesso arco di tempo (di Sequence). Come ho detto, è complicato.
Dovrebbe essere disponibile in tutte le buone librerie, e anche alcune brutte,
nel nuovo anno.
-Would you like to see one of your novels as a film?
Most definitely. One because I write filmically, ever conscious of scene
cuts and diverting the action when necessary, and two because I often write
with actual actors in my head to help me get the character. With Sequence, for example, I was very much
inspired after seeing the original Highlander film - pretty much the only good
one. Here was a film which did something no-one else had done - though it has
been whipped to death with a very large chain of sequels in the years which
followed - which had amazing scene cuts in terms of leaping from New York to
Medieval Scotland and which had some awesome camera cuts, such as the fish tank
becoming the boat on the loch or Conor’s face becoming the mural of the Mona
Lisa. I love films almost as much as books - I still watch a film a day - and
so to have one of my novels opened out to that audience would be amazing.
-Ti piacerebbe vedere un
film tratto da uno dei tuoi romanzi?
Certamente. Uno perché scrivo
come se fossero film, sempre consapevole dei tagli di scene e delle varie
deviazioni che devono essere fatte se necessario, e due perché scrivo spesso
tenendo in mente degli attori nella mia testa che mi aiutano a creare il
personaggio. Con Sequence, ad
esempio, sono stato molto ispirato dopo aver visto il film originale di
Highlander – diciamo il migliore. Ecco
un film nel quale è stato fatto qualcosa che nessun altro ha mai fatto – anche
se è stato frustato a morte con una grande catena di sequel negli anni dopo – che
ha dei tagli di scena incredibili in termini di saltare da New York alla Scozia
Medioevale e che ha avuto degli tagli di telecamera incredibili, come
l’acquario che diventa la barca nel lago o la faccia di Conor che diventa il
murale di Mona Lisa. Amo i film quasi quanto i libri – guardo ancora un film al
giorno – e quindi avere uno dei miei romanzi aperto al pubblico sarebbe fantastico.
-What advice would you give to an aspiring writer?
Never ask what people are looking for. As Steve Jobs once said, often
people do not know what they want until you show it to them and if you try to
be the next Stephen King or E.L. James you will fail because it is not you.
Have an original idea - one that you alone own - and write it in words that you
also own. If it comes from the heart and is original it will succeed, even if
it takes time and you will be seen as a great writer, not as a derivative one.
-Che
consigli daresti ad un aspirante scrittore?
Non chiedere
mai cosa la gente si aspetta. Come Steve Jobs disse una volta, spesso le
persone non sanno cosa vogliono finché non glielo mostri e se cerchi di essere
il prossimo Stephen King o E.L. James fallirai perché non sei tu. Abbi un’idea
originale – una che possiedi solo tu – e scrivilo in parole che solo tu
possiedi. Se arriva dal cuore ed è originale allora avrà successo, anche se
serve tempo e tu sarai visto come un grande autore, non come un derivato.
- This is a wise
advice.
What is your
motto?
I don’t so much have a motto, but I do follow some words offered by Mutt
Lange (one of the world’s great music producers) to Def Leppard when their
Hysteria album was taking an age to complete. "Once it is on the shelves,
you cannot change it." I always remember that, and I strive to make every
word I write be the very best that it can be, however long that takes, before
it hits the shelves because if people are going to spend their hard-earned
money on my work, I want them to feel that they got value for money. I never
want to look at one of my novels further down the line and say to myself
"If only I’d…."
- È un saggio consiglio.
Il tuo motto?
Non ho un vero e proprio motto, ma seguo alcune parole offerte da Mutt
Lange (uno dei più grandi produttori musicali) a Def Leppard quando il loro
album “Hysteria” ci aveva messo un anno
per essere completo. “Una volta che è negli scaffali, non puoi cambiarlo.” Me
lo ricordo sempre, e lotto per far sì che ogni parola che io scrivo sia la
migliore, per quanti a lungo possa metterci, prima che riempia gli scaffali
perché se le persone spenderanno i loro soldi guadagnati con fatica sul mio
lavoro, voglio che si sentano come se abbiano speso bene i soldi. Non voglio
guardare mai uno dei miei libri in basso allo scaffale e dire a me stesso “se
solo avessi…”
-The interview is over. Thank you. Your answers are very interesting. I wish
you good luck and success in your work!
Thank you very much.
Thank you very much.
-L’intervista è finita.
Grazie. Le tue risposte sono molto interessanti. Spero avrai molta fortuna e
successo nel tuo lavoro!
Ti ringrazio molto.
Bella intervista!!
RispondiEliminaTalk'n Tea - Il Blog di Greta Rauleac
grazie! :D
Eliminabravissima davvero interessante <3
RispondiEliminauhhh sono contenta!! :D <3
EliminaWell done, Giovy!
RispondiEliminaDavvero interessante! ;)
Mel
Thank you!! :D
EliminaMenomale che lo trovi interessante!!
Non conosco l'autore, ma trovo che l'intervista fornisca delle notizie interessanti e che sia stata ben condotta! Complimenti! :)
RispondiEliminaGrazie mille cara!! :) Ho cercato di non rendere l'intervista banale e spero di esserci riuscita ^^
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