Buongiorno
lettori sognatori, con grande piacere oggi ospito la terza tappa del blogtour La settima
profezia di G. L. Barone, edito Newton Compton
Editori.
Oggi
conosceremo meglio l'autore che vanta molte pubblicazioni alle spalle. Pronti a
scoprire qualcosa di più sul romanzo e su G. L. Barone?
- Ciao G. L. Barone, benvenuto tra noi. Iniziamo con una domanda
per conoscerti meglio, chi è G. L. Barone?
Caspita,
cominci con una domanda complicata: G.L.Barone è tante cose e sintetizzarlo in
poche righe non è la cosa più facile del mondo. Diciamo, con estrema sintesi,
che è un curioso innanzitutto. Mi affascinano le cospirazioni, in misteri, le
storie. Dietro a ogni fatto mi diverto a inventare possibili spiegazioni e da
quelle poi costruisco i miei romanzi. Sono anche appassionato di musica, di
economia, di libri… ma questa è un’altra storia e chissà che prima o dopo non
avremo occasione di parlarne.
- Il 9 febbraio è uscito il tuo quinto
romanzo firmato Newton Compton, La
settima profezia. È un thriller che indaga su misteri che risalgono agli
inizi della storia umana, come tu stesso scrivi all’inizio del libro. Da dove
nasce l’idea?La ricerca è parte fondamentale dei miei romanzi. Tutte le mie storie si sviluppano su due livelli: quello più superficiale è la parte di fiction, l’intreccio narrativo, quella più nel profondo è invece la base storica, tecnologica, scientifica. Conoscere e indagare sul secondo non è strettamente necessario per divertirsi con il primo livello, tuttavia se il lettore si incuriosisce, alla fine di ogni romanzo inserisco sempre una nota, con link, bibliografia e tutte le informazioni che possano permettere a ciascuno di farsi la sua idea sul “mistero” di cui tratta il libro. Nel caso de La settima profezia, la ricerca è stata abbastanza lunga perché ha coinvolto oltre all’esegesi religiosa, anche studi storici e scientifici che vanno dal processo di “Ominazione” fino al funzionamento dei Virus e dei Retrovirus. Sono stato aiutato da molti accademici ma anche da qualche teologo…
- Con Newton Compton Editori hai pubblicato altri quattro romanzi: La cospirazione degli Illuminati, Il sigillo dei tredici massoni, La chiave di Dante, I manoscritti perduti degli Illuminati. Inoltre in ebook possiamo trovare anche una serie, Il tesoro perduto dei templari. Per chi ancora non ha letto nulla di tuo, quale dei tuoi libri consiglieresti per iniziare?
Tutti i miei romanzi sono indipendenti, quindi sono leggibili senza che sia necessario aver letto il precedente. Dirti da quale iniziare è difficile, sarebbe come chiede a un padre quale dei suoi figli preferisce… Se parlassimo di argomenti? Gli Illuminati 1 e 2 affrontano temi legati ai misteri della religione e della Chiesa, La chiave di Dante è una grande caccia al tesoro tra arte e letteratura alla ricerca di un antico tesoro, I tredici massoni trattano di temi economici molto attuali. Ce n’è un po’ per tutti i gusti… scegliete voi in base all’argomento. Qualunque scegliate lo scopo è divertirsi e passare ore di svago nella lettura.
- I tuoi thriller hanno riscosso un gran successo tra il pubblico e, senza dubbio, anche La settima profezia non deluderà le aspettative di chi ti segue sin dall’inizio. Qual è il segreto del tuo successo?
- Parliamo ora dei tuoi personaggi. Come nascono? C'è qualcuno a cui sei particolarmente legato?
Se è vero che tutte le mie storie sono assolutamente indipendenti, leggibili separatamente, tra tutte c’è però una costante: i personaggi di cui mi chiedi. In ognuno dei miei libri ritroviamo protagonisti che erano presenti in qualche altro libro, magari con il ruolo di semplice comparsa. Ho così modo di descriverli meglio, di renderli vivi al di fuori del libro in cui si sono visti per la prima volta. Il pubblico ministero Fossati, ad esempio, il protagonista dei Tredici Massoni, aveva avuto una piccola parte nella Cospirazione degli Illuminati. Lo stesso ispettore Sforza, per restare ai personaggi de La Settima Profezia, era comparso nella Chiave di Dante. Come loro ce ne sono molti, importanti o meno importanti… tutti assieme costituiscono una specie di ecosistema che lega tutti i libri pur non legandoli funzionalmente.
Se è vero che tutte le mie storie sono assolutamente indipendenti, leggibili separatamente, tra tutte c’è però una costante: i personaggi di cui mi chiedi. In ognuno dei miei libri ritroviamo protagonisti che erano presenti in qualche altro libro, magari con il ruolo di semplice comparsa. Ho così modo di descriverli meglio, di renderli vivi al di fuori del libro in cui si sono visti per la prima volta. Il pubblico ministero Fossati, ad esempio, il protagonista dei Tredici Massoni, aveva avuto una piccola parte nella Cospirazione degli Illuminati. Lo stesso ispettore Sforza, per restare ai personaggi de La Settima Profezia, era comparso nella Chiave di Dante. Come loro ce ne sono molti, importanti o meno importanti… tutti assieme costituiscono una specie di ecosistema che lega tutti i libri pur non legandoli funzionalmente.
Grazie a te a ai tuoi
lettori!
Bellissima intervista!
RispondiEliminaGrazie! :D
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