BlogTour "La settima profezia" di G. L. Barone [Terza Tappa] - Intervista - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

mercoledì 15 febbraio 2017

BlogTour "La settima profezia" di G. L. Barone [Terza Tappa] - Intervista

Buongiorno lettori sognatori, con grande piacere oggi ospito la terza tappa del blogtour La settima profezia di G. L. Barone, edito Newton Compton Editori. 


Oggi conosceremo meglio l'autore che vanta molte pubblicazioni alle spalle. Pronti a scoprire qualcosa di più sul romanzo e su G. L. Barone? 



   - Ciao G. L. Barone, benvenuto tra noi. Iniziamo con una domanda per conoscerti meglio, chi è G. L. Barone?
Caspita, cominci con una domanda complicata: G.L.Barone è tante cose e sintetizzarlo in poche righe non è la cosa più facile del mondo. Diciamo, con estrema sintesi, che è un curioso innanzitutto. Mi affascinano le cospirazioni, in misteri, le storie. Dietro a ogni fatto mi diverto a inventare possibili spiegazioni e da quelle poi costruisco i miei romanzi. Sono anche appassionato di musica, di economia, di libri… ma questa è un’altra storia e chissà che prima o dopo non avremo occasione di parlarne.


- Il 9 febbraio è uscito il tuo quinto romanzo firmato Newton Compton, La settima profezia. È un thriller che indaga su misteri che risalgono agli inizi della storia umana, come tu stesso scrivi all’inizio del libro. Da dove nasce l’idea?
Sulla nascita dell’uomo ci sono molte teorie e nessuna certezza: le uniche informazioni verificabili risalgono all’età dei sumeri, 4000 anni prima di Cristo. Non sappiamo nulla di ciò che segna la nostra storia biologica, che risale alla nascita dell’Homo Sapiens, 200.000 anni fa. La domanda “chi ci ha creato” ha riempito libri di religione e libri di scienza: ci sono i creazionisti che credono che l’uomo sia stato plasmato da Dio a sua immagine e poi ci sono gli evoluzionisti, i Darwiniani. Io mi sono semplicemente chiesto se potrebbe esistere una terza via… Per cercare di rispondere a questa domanda è nata La settima profezia.

- Troviamo all’interno del libro, un documento d’archivio pubblicato il 5 maggio 1912. Inoltre, come già accennato nella domanda precedente, ti rifai a teorie realmente esistenti. Per approfondire gli argomenti che hai trattato, la ricerca storica quanto tempo ti ha tenuto impegnato? 
La ricerca è parte fondamentale dei miei romanzi. Tutte le mie storie si sviluppano su due livelli: quello più superficiale è la parte di fiction, l’intreccio narrativo, quella più nel profondo è invece la base storica, tecnologica, scientifica. Conoscere e indagare sul secondo non è strettamente necessario per divertirsi con il primo livello, tuttavia se il lettore si incuriosisce, alla fine di ogni romanzo inserisco sempre una nota, con link, bibliografia e tutte le informazioni che possano permettere a ciascuno di farsi la sua idea sul “mistero” di cui tratta il libro. Nel caso de La settima profezia, la ricerca è stata abbastanza lunga perché ha coinvolto oltre all’esegesi religiosa, anche studi storici e scientifici che vanno dal processo di “Ominazione” fino al funzionamento dei Virus e dei Retrovirus. Sono stato aiutato da molti accademici ma anche da qualche teologo…

- La settima profezia è il primo dei tre volumi che compongono la saga Codice Fenice. Puoi dirci qualcosa di più sui successivi due volumi? Quello che posso dirvi è che se il primo vi è piaciuto e volete capire come prosegue la storia sappiate che dovrete aspettate pochissimo per gli altri: il 2 uscirà prima dell’estate e il 3 appena dopo. I personaggi si evolveranno, cresceranno interiormente, diventeranno più maturi e tutti assieme saranno costretti ad affrontare un’avventura che cambierà per sempre loro stessi e il corso della storia. Il secondo libro fornirà moltissime delle risposte alle domande che i lettori sicuramente si saranno fatti e il terzo… porterà qualcosa di assolutamente inaspettato. Ma a questo punto ho già detto troppo ;-)


- Con Newton Compton Editori hai pubblicato altri quattro romanzi: La cospirazione degli Illuminati, Il sigillo dei tredici massoni, La chiave di Dante, I manoscritti perduti degli Illuminati. Inoltre in ebook possiamo trovare anche una serie, Il tesoro perduto dei templari. Per chi ancora non ha letto nulla di tuo, quale dei tuoi libri consiglieresti per iniziare?
Tutti i miei romanzi sono indipendenti, quindi sono leggibili senza che sia necessario aver letto il precedente. Dirti da quale iniziare è difficile, sarebbe come chiede a un padre quale dei suoi figli preferisce… Se parlassimo di argomenti? Gli Illuminati 1 e 2 affrontano temi legati ai misteri della religione e della Chiesa, La chiave di Dante è una grande caccia al tesoro tra arte e letteratura alla ricerca di un antico tesoro, I tredici massoni trattano di temi economici molto attuali. Ce n’è un po’ per tutti i gusti… scegliete voi in base all’argomento. Qualunque scegliate lo scopo è divertirsi e passare ore di svago nella lettura.


I tuoi thriller hanno riscosso un gran successo tra il pubblico e, senza dubbio, anche La settima profezia non deluderà le aspettative di chi ti segue sin dall’inizio. Qual è il segreto del tuo successo?
Credo che il successo sia creare storie che coinvolgano il lettore. Lo devono far sentire parte dell’ingranaggio, si deve convincere che lei o lui si potrebbe trovare nella stessa situazione dei protagonisti, i quali non sono mai professionisti dell’azione, ma persone comuni catapultate in una storia spesso più grande di loro. C’è poi la tecnica narrativa: per qualcuno è una scrittura cinematografica, qualcun altro invece dice che creo un “meccanismo” maledetto. Non è il classico “leggo questo capitolo e basta”, perché nel successivo cerco di dipingere un’altra scena, magari in un altro luogo o in un altro tempo. Naturalmente tutto è strettamente connesso ma per capire in quale maniera il lettore è spinto ad andare avanti nella lettura. Uno dei commenti più belli che ho ricevuto in passato è stato (mi pare riferito a La Chiave di Dante): “lo leggevo ovunque, non volevo andare in ufficio per capire come progrediva la storia… e quando l’ho finito mi sono rammaricato di non avere altre pagine da leggere.”

- Parliamo ora dei tuoi personaggi. Come nascono? C'è qualcuno a cui sei particolarmente legato? 
Se è vero che tutte le mie storie sono assolutamente indipendenti, leggibili separatamente, tra tutte c’è però una costante: i personaggi di cui mi chiedi. In ognuno dei miei libri ritroviamo protagonisti che erano presenti in qualche altro libro, magari con il ruolo di semplice comparsa. Ho così modo di descriverli meglio, di renderli vivi al di fuori del libro in cui si sono visti per la prima volta. Il pubblico ministero Fossati, ad esempio, il protagonista dei Tredici Massoni, aveva avuto una piccola parte nella Cospirazione degli Illuminati. Lo stesso ispettore Sforza, per restare ai personaggi de La Settima Profezia, era comparso nella Chiave di Dante. Come loro ce ne sono molti, importanti o meno importanti… tutti assieme costituiscono una specie di ecosistema che lega tutti i libri pur non legandoli funzionalmente.

L’intervista è finita qui. Grazie ancora per essere stato qui con noi!
   Grazie a te a ai tuoi lettori!

2 commenti: