FREUD O L'INTERPRETAZIONE DEI SOGNI
da Sigmund Freud, di Stefano Massini
riduzione e
adattamento Federico
Tiezzi e Fabrizio
Sinisi
regia Federico Tiezzi
scene Marco
Rossi, costumi Gianluca Sbicca
luci Gianni
Pollini, movimenti Raffaella Giordano
preparazione vocale Francesca Della Monica
con Fabrizio
Gifuni
e con (in ordine alfabetico)
Umberto
Ceriani, Nicola Ciaffoni, Marco Foschi, Giovanni Franzoni, Elena Ghiaurov,
Alessandra
Gigli, Michele Maccagno, David Meden, Valentina Picello,
Bruna
Rossi, Stefano Scherini, Sandra Toffolatti, Debora Zuin
produzione Piccolo Teatro di Milano –
Teatro d’Europa
foto di scena Masiar Pasquali
Uno spettacolo monumentale che abiterà il grande palcoscenico dello
Strehler per oltre un mese e mezzo, debuttando, in prima nazionale assoluta, il
23 gennaio 2018. Un tema potente, una compagnia numerosa di interpreti
d’eccezione, guidati da Federico Tiezzi che nel 2015, con il Pirandello di Questa
sera si recita a soggetto inaugurò la collaborazione con il Piccolo Teatro,
come regista di una nuova produzione, ottenendo un consenso di pubblico
straordinario. Un’opera mai portata in scena per uno degli spettacoli di punta della
Stagione: è Freud o l’interpretazione dei sogni ispirato al testo che si
affacciò al Novecento (fu pubblicato nel 1899), anticipandone inquietudini e
illuminazioni. Nella lettura drammaturgica di Stefano Massini e nella visione
registica di Tiezzi, il mosaico di casi e personaggi raccontati da Freud
diventano tasselli di un grande enigma da decifrare. Un catalogo della
contemporaneità che attraverso i sogni, misura la potenza e le oscurità della
mente umana.
“Ogni epoca ha
un paio di libri, non di più, che la riassumono completamente. Al punto tale da
esserne una sorta di catalogo. Il Novecento è ‘L’Interpretazione dei sogni’ di
Freud. Noi siamo figli di quel libro. Ecco la necessità e la bellezza di
dedicare una produzione di questa importanza a un’opera forse mai portata in
scena”. Così l’autore, Stefano Massini, spiega le motivazioni di un impegno
artistico che l’ha portato ad elaborare per le scene il lavoro principale di
Freud interpolandolo con altri suoi scritti. “È una Bibbia della nostra
contemporaneità. È il racconto dell’uomo che, lasciato solo, decide di fare
chiarezza guardandosi dentro. Durante lo spettacolo, Freud analizza i sogni,
racconta le visite con i suoi pazienti, racconta i propri stessi sogni. Ma il gioco di meccanismi, per cui
tutto ciò che nel sogno appare camuffato è in realtà profondamente motivato da
metafore, è di una poesia strepitosa. Il modo in cui questi personaggi si
presenteranno a Freud – continua Massini –
è come un mosaico di casi e di personaggi diversi, ciascuno dei quali
porta un enigma. È un’umanità ricchissima, di età diverse, che dà origine a
racconti in certi casi lucidissimi, in altri casi profondamente grotteschi che
Freud cerca di risolvere come se fossero dei casi polizieschi”. Tutto questo in
una messa in scena che si presenta come “un’avventura del pensiero e del
linguaggio”, racconta il regista Federico Tiezzi. “Si assiste all’emozionante e
graduale scoperta di un metodo: decrittare il geroglifico del sogno per
arrivare all’interpretazione della realtà, un linguaggio che permetta di dare
un senso al mondo e alle cose. Questo linguaggio e questo metodo vengono creati
attraverso l’esame approfondito dei sogni di molti pazienti. E noi assistiamo
alla costruzione emozionante e graduale di un sistema interpretativo del mondo,
non solo del sogno. La struttura di questo testo – spiega Tiezzi – è molto
simile nella sua rapidità al montaggio drammaturgico del cinema. Non solo: nel
testo esiste un solo Freud. Ma ho pensato che possa sdoppiarsi in due. Questo è
un testo dello specchio, dello sdoppiamento, del sogno nel sogno, della scatola
che contiene un’altra scatola. Il protagonista può scindersi in due parti: una
più riflessiva, il Freud che scrive; dall’altra c’è un Freud che agisce, che
sta insieme ai suoi pazienti-personaggi e interagisce con loro. Capiterà anche
che questi due Freud discutano tra loro”.
INFO
Dal 23 gennaio all’11 marzo
al Piccolo Teatro Strehler | Largo Greppi – M2 Lanza,
20121 Milano
Orari: martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì
ore 20.30
(salvo mercoledì 28 febbraio: ore 15 per le scuole); domenica ore
16.
Lunedì riposo.
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 - www.piccoloteatro.org
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