Recensione: "La città senza rughe" di Roberto Ritondale [Review Tour] - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

sabato 13 giugno 2020

Recensione: "La città senza rughe" di Roberto Ritondale [Review Tour]



La città senza rughe
di Roberto Ritondale
BookRoad
216 pagine | 13,90€



 
Gioventù e bellezza, nozionismo e forza fisica: sembravano essere queste le ossessioni del dittatore.

Immaginare il futuro è un qualcosa che tutti, ogni tanto, facciamo. Come sarà il futuro? Quali cambiamenti ci saranno? 
Non sempre però si ha una visione rosea di ciò che potrebbe essere, e sono molte le storie distopiche che si possono trovare a riguardo.
In Città senza rughe ci ritroviamo in un 2040 che l'autore immagina con un'Italia divisa in tanti frammenti e con un dittatore, Ebe, che ha canoni ben precisi: nel suo regno sono l'estetica e la forza giovanile a dominare e gli anziani, non rispettando questo modello, non rientrano nei suoi piani. Motivo per cui, improvvisamente, dopo una certa età scompaiono.

La storia ha inizio quando scompare la nonna di Ezio, il giorno dopo aver compiuto sessantacinque anni. Il giovane ragazzo non si dà pace: non crede a ciò che gli hanno detto i genitori, che si giustificano dicendo che Etilla è partita per incontrarsi con un'amica, e ritiene che dietro la sua scomparsa ci sia dietro ben altro. Il legame speciale che lo lega alla nonna, spinge Ezio a mettersi sulle sue tracce aiutato dai suoi amici. Prima dei quindici anni non potrebbe sapere nulla più di quanto sa, ma la sua tenacia gli permette di far venire fuori cosa si cela dietro e ad agire di conseguenza. 

Roberto Ritondale descrive una società futura che farebbe rabbrividire chiunque, in particolar modo a chi ha avuto la fortuna di crescere con i nonni affianco. Sembra quasi impensabile che qualcuno possa considerare gli anziani una fetta di popolazione di troppo e il modo in cui questi vengono trattati, quando ormai sono ritenuti non più utili ai fini economici, lascia senza parole. L'autore ritrae, naturalmente, un futuro immaginario, ma ciò dà molto a cui pensare. Al giorno d'oggi, non sono pochi, purtroppo, gli anziani abbandonati negli ospizi o costretti a vivere nella solitudine. E questa triste situazione è venuta fuori prepotentemente soprattutto in questo periodo di lockdown. 

Etilla ebbe l'impulso di lanciargli dietro la spazzola sporca e gli oggetti sparsi sul tavolino. Vagò furiosa per la stanza, accese tutte le lampade. [...]. Al termine della sfuriata si lasciò cadere sul materasso, esausta, e si chiese se quella fosse vita. Quanto avrebbe resistito, in quel posto? Due diritti, rifletté, dovrebbero essere inalienabili: vivere per sempre dove si affondano le radici e morire nel proprio letto. Sradicare un anziano è una violenza, un trauma insanabile, è come strappare un albero e pretendere di ripiantarlo in un terreno lontano e ostile sperando che sopravviva. 

Altro elemento preoccupante è il modo in cui si privilegia la bellezza e la giovinezza, in quanto poi si creano pregiudizi che portano ad atteggiamenti di bullismo verso chi non è "bello" o chi non è magro. 
E il ruolo che svolge la tecnologia in questo mondo? Ormai l'intelligenza artificiale ha preso il posto dell'essere umano e sono molti i lavori in crisi o, ancora peggio, che non esistono più, come il giornalismo. Inoltre, qui si è completamente controllati tramite un piercing che viene installato al compimento dei quindici anni. Microchip nati con lo scopo di poter monitorare la salute dei cittadini, ma che viene in realtà poi usato per ben altri scopi. 

Dietro a questo scenario poco rassicurante, spiccano però due valori importanti. L'amicizia tra Ezio e i suoi amici, pronti a sostenerlo in questa battaglia, e l'amore che unisce Ezio e sua nonna. Ezio è un bambino timido con problemi di balbuzia, ma pur di salvare la nonna tira fuori tutto il coraggio ha e non si ferma di fronte nessun ostacolo. Da ammirare non solo la tenacia di Ezio, ma anche quella mostrata da nonna Etilla, pur essendo rinchiusa dentro la vacuna. Non si perde mai d'animo, ma anzi fa di tutto per scoprire tutti gli altarini di quel posto così triste in cui gli anziani vengono trattati come oggetti. 

Ho trovato molto interessante l'ambientazione scelta dall'autore: Como, città famosa per le sue bellezze che ben rispecchia la società descritta nel romanzo. Ben studiati anche i richiami al periodo fascista e alla Roma imperiale, facendo corrispondere ogni nome alla tradizione greca o romana. 

Con uno stile fluido e scorrevole, Roberto Ritondale trascina il lettore in questo futuro che, purtroppo, rappresenta contesti che potrebbero essere trasportati nella nostra realtà. Una favola moderna, come viene definito il romanzo, che porta a riflettere sui valori a cui si dà più importanza al giorno d'oggi. Valori legati sempre più a come una persona appare, e non a quello che è realmente, a una tecnologia che prende il sopravvento e allontana le persone, a un mondo in cui gli anziani non vengono sempre ben visti. 
Una lettura leggera, da concedersi in queste calde giornate, dalla quale si possono trarre interessanti spunti di riflessione sulla società in cui viviamo ora. 

La  vita sarebbe più semplice, si disse Ezio, se ci fossero soltanto bianco e nero, bene e male, i cattivi di qua e i buoni di là. Ma il mondo purtroppo non funziona così. Chi era davvero Ebe? [...] E chi era davvero lui, Ezio, per tutti Swot? Un ragazzo intelligente ma distratto o un timido opportunista che preferiva chiudere gli occhi davanti alla realtà pur di difendere i propri sogni?

 

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