Recensione: "Sulle tracce di Blair Kendrick" di Raymond Benson - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

mercoledì 2 settembre 2020

Recensione: "Sulle tracce di Blair Kendrick" di Raymond Benson

 


Sulle tracce di Blair Kendrick

di Raymond Benson

Leone Editore

376 pagine | 14,90€

 

Che cosa ne è stato di Blair Kendrick? Stella del cinema degli anni ’40, sulla sua scomparsa aleggia un’ombra di mistero. Scappata di casa a diciotto anni, trova fortuna a Los Angeles firmando un contratto con una grande casa di produzione cinematografica gestita da Heldon Hirsch. Sul set del suo secondo film, The Jazz Club, incontra Hank, un pianista di colore, e tra i due nasce l’amore. La loro storia viene da subito ostacolata a causa delle leggi razziali in atto in quel periodo, ma questo non li ferma, e la loro storia continua in segreto. Heldon, indebitato con la mafia di Las Vegas, li scopre e ordina al suo braccio destro di mettere fine a quella relazione. I due innamorati smettono di vedersi per qualche tempo, fino a quando l’attrice non scopre di essere incinta e decide di abbandonare il mondo del cinema per poter sposare Hank e crescere insieme il loro bambino, ma poco dopo viene diffusa la notizia di un suo ricovero in una clinica di riabilitazione, e da quel momento si perdono le tracce di Blair. Nel 2019, la produttrice cinematografica Karissa Glover si trasferisce a Los Angeles nella vecchia abitazione dell’attrice, intenzionata a realizzare un film sulla vita di Blair; lei è la prima inquilina a esserci entrata dopo la scomparsa e tutte le sue cose sono ancora nella casa. Dopo aver trovato alcune vecchie fotografie della ragazza, Karissa decide di indagare di più su di lei e si convince che il mistero debba essere risolto: tutti i film in cui aveva recitato sono stati tolti dalla circolazione, non ci sono più né foto né poster. Ma appena Karissa e il suo socio cominciano a realizzare il film, inizia per loro un pericoloso gioco intimidatorio, che sfocerà in un tentato omicidio. Un thriller scritto in maniera magistrale, ricco di misteri, intrighi e segreti.


«La nostra storia comincia con una relazione tra una donna bianca e un uomo di colore che scelsero di rimanere insieme in una società dominata dal razzismo e ne affrontarono le conseguenze.»


Dopo aver letto I segreti di Chicory Lane (QUI la recensione), mi aspettavo davvero molto dal nuovo thriller di Raymond Benson. E devo dire che I segreti di Blair Kendrick non ha deluso le mie aspettative, pur discostandosi un po' dal primo libro dell'autore che ho letto. 


Quanto deve essere bella la vita degli attori hollywoodiani? Tutti noi, almeno una volta nella vita, lo abbiamo pensato. Ma tralasciamo sempre un particolare: ogni posto nasconde un lato oscuro, e Los Angeles non è da meno. Sono molti i segreti che ruotano intorno Los Angeles e i suoi protagonisti: attori dalla vita apparentemente tanto bella e perfetta, ma in realtà molto difficile. Ed è ciò che viene a scoprire Karissa Glover, produttrice cinematografica e donna di razza mista, quando si ritrova a vivere nella stessa casa appartenuta a Blair Kendrick,  attrice di gran fama degli anni '40. Intorno a Blair c'è un alone di mistero: l'attrice infatti è improvvisamente sparita nel nulla, nessuno sa che fine abbia fatto. Non solo lei, ma anche i suoi film non si trovano più in giro. 

Karissa, incuriosita dalla storia di questa Blair, inizia ad indagare sul suo passato e su cosa le possa essere successo: il suo scopo è quello di creare un film dedicato all'attrice, ma ciò non è di gradimento ad alcune persone che cercano di intralciare le sue indagini e iniziano a minacciarla. Ma ciò non la ferma e la sua ricerca prosegue, fino a far venire a galla verità che erano rimaste fin troppo nascoste. 


La narrazione si svolge in modo alternato tra passato e presente. Il passato viene raccontato attraverso le scene del film che consentono al lettore di scoprire pian piano la vita tutt'altro che facile di Blair. Il suo primo approccio a un set cinematografico, la fama raggiunta, l'amore difficile che la lega a Hank, pianista di colore, con il quale non potrebbe frequentarsi per via delle leggi razziali del tempo. I capitoli ambientanti nel presente seguono invece Karissa e la sua ostinata ricerca della verità. 

Conosciamo dunque pagina dopo pagina due donne molto simili, Karissa e Blair. Entrambe dimostrano di essere due donne molto forti e coraggiose, di non arrendersi mai e di lottare in ciò in cui credono. 


In particolar modo colpisce molto il personaggio di Blair. Rappresenta quasi un simbolo di quegli anni: donna dai mille sogni, che abbandona la sua terra d'origine per cercare di ottenere la fama tanto desiderata. Una donna che riesce nel suo intento, ottenendo la notorietà a costo dell'indipendenza e della libertà di fare ciò che vuole. Una donna che si ritrova a innamorarsi di un uomo fantastico al quale non può legarsi per via del colore della pelle, e che per questo motivo sfida le convenzioni del tempo andando contro tutto e tutti, pur di difendere il suo amore. E che, soprattutto, è disposta a fare qualsiasi cosa per le persone che ama. Qualsiasi cosa.

Una donna che rappresenta, sicuramente in parte, molte donne di quel tempo. 


Leggere le vicende che coinvolgono Blair, i pregiudizi che girano attorno a Hank e i suoi amici solo perché di colore, portano a riflettere davvero tanto. A quei tempi non era per niente facile per chi non aveva la pelle bianca, e tutt'ora continua, purtroppo ad essere così. Raymond Benson delinea perfettamente la Hollywood di quei tempi, ma questa sua triste descrizione potrebbe essere in parte trasportata anche ai giorni nostri. D'altronde, il razzismo è tutt'ora un tema molto caldo, e non mancano episodi attuali legati a questo argomento. 

Se ne I segreti di Chicory Lane l'autore aveva utilizzato un linguaggio più crudo e descrizioni molto forti, in Sulle tracce di Blair Kendrick il linguaggio è quasi più soft, ma sempre accattivante. 

Ciò che accomuna i due libri è l'abilità dell'autore nel sapere delineare i personaggi, tanto da renderli quasi reali. E non solo: anche le scene sono così ben descritte e così ben raccontate, in particolar modo quelle relative al film, tanto da sembrare di star vedendo la pellicola e non leggendo cosa accade. 


Sulle tracce di Blair Kendrick è un thriller con una trama ben strutturata che mette a nudo il sogno di molti, una Hollywood tanto bella quanto pericolosa. Il lettore viene rapito sin dalle prime pagine e le vicende si susseguono in modo così frenetico da non annoiare mai, ma anzi portano a riflettere molto su tematiche importanti. 


Dicono che Hollywood sia la città dei sogni. È quello che pensavo anch'io, all'inizio. Immagino che per alcuni lo sia davvero. Per altri, come me, è stato il palcoscenico di un incubo. La culla del cinema, con il suo fascino e i suoi sforzi, il denaro e la classe, con la sua dedizione nel cercare di fornire una vita di fuga agli essere umani tramite una serie di immagini sfarfallanti su uno schermo, è soltanto un'enorme bugia. Come faccio a saperlo? Hollywood mi ha sedotta, sfruttata e abbandonata. Ero la cattiva ragazza più desiderata dell'industria di film gialli... e poi Hollywood mi ha assassinata. 

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