Recensione: Riccardo III | La Centrale, Milano - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

sabato 24 febbraio 2024

Recensione: Riccardo III | La Centrale, Milano


 

 DAL 19 AL 25 FEBBRAIO 2024 

Presso “La Centrale” Via Romualdo Bonfadini 148-Milano 

 RICCARDO III 

 di W. Shakespeare 

 Progetto di Luca Ariano e Pietro Faiella 

 Regia di Luca Ariano

SPETTACOLO PROMOZIONALE ESCLUSIVO SU PRENOTAZIONE





Nel contesto della Settimana della Moda di Milano, all'interno dell'ex centrale elettrica La Centrale di Milano, è in scena fino al 25 febbraio 2024 Riccardo III
Questo adattamento teatrale della tragedia di Shakespeare offre una visione sorprendente e suggestiva della storia del duca di Gloucester e si distingue per la sua innovativa messa in scena e la profonda analisi dei temi di potere e ambizione. Pur presentando nuovi elementi e interpretazioni, lo spettacolo non si discosta mai dal lavoro originale, creando un mix perfetto di autenticità e novità. 

Pietro Faiella riesce a entrare magistralmente nella parte di Riccardo III e a dar voce alla follia descritta nella tragedia shakespeariana: la sua performance è intensa e magnetica, e riesce a trasmettere la complessità del suo personaggio. 
Gli altri otto attori presenti sulla scena (Roberto Baldassari, Gilda Deianira Ciao, Luca Di Capua, Romina Del Monte, Lucia Fiocco, Mirko Lorusso, Natalia Magni, Liliana Massari, Alessandro Moser, Lorenzo Parrotto) interpretano vari personaggi chiave nell’ascesa e nel declino di Riccardo III. Si susseguono sul palco rendendo ancora più evidente come gli uomini avevano il solo obiettivo di trarre vantaggio dalla situazione e come le donne erano intente a proteggere i loro cari. L’emotività femminile si scontra nettamente con la freddezza di Riccardo III che appare come un manipolatore deforme nel fisico e nell’animo. 
E quando si arriva alle battute finali, si raggiungono livelli altissimi di tensione: Pietro Faiella riesce a rendere tangibile la disperazione e la solitudine di Riccardo III che, nonostante abbia ottenuto la tanto desiderata corona, appare ormai vulnerabile e consapevole della morte imminente con gli spettri che lo tormentano fino all'ultimo istante della sua vita. 

Lo spettacolo ci porta a esplorare quella che è la mente malata e contorta del duca di Gloucester, che complotta contro tutto e tutti pur di ottenere i suoi interessi. Lo seguiamo in un crescente di emozioni sino alla sua ascesa al potere e poi assistiamo al suo rapido declino. A far da sfondo c’è un freddo spazio bianco sempre in movimento, con dei pannelli che si aprono e chiudono, ampliando e riducendo la superficie. L’ambiente stesso diventa un elemento attivo nella narrazione e questo spazio scenico è così efficace da creare un’atmosfera di tensione e claustrofobia, coinvolgendo completamente il pubblico presente e accentuando la sensazione di essere intrappolati nelle reti del potere e dell’inganno insieme agli attori. 
 Il continuo mutare dei pannelli e i cambi di colore delle pareti si fondono perfettamente con quella che è la pazzia di Riccardo III, così come le musiche. 

Nota di merito anche per i costumi curati da Elisa Leclè: Riccardo III è l’unico vestito di bianco, colore che si fonde e confonde con lo spazio dietro di lui. Un bianco candido che quasi va a stridere con quella che è la sua persona e che lo contraddistingue ancora di più dagli altri personaggi. 

Il progetto di Riccardo III ideato da Luca Ariano e Pietro Faiella è un lavoro riuscito magnificamente, uno spettacolo coinvolgente che non potete assolutamente perdervi.  

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