Quattro consigli di lettura per la Giornata della Memoria - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

venerdì 26 gennaio 2024

Quattro consigli di lettura per la Giornata della Memoria



Ecco per voi quattro consigli di lettura per la Giornata della Memoria, che ricorre il 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 le truppe rosse entrarono ad Aushcwitz e la liberarono. 


PER NON DIMENTICARE. 


Accadde ad Auschwitz. Una storia d'amore
di Keren Blankfeld
Piemme
416 pagine | 19,90€

Helen Zippi Spitzer e David Wisnia si innamorarono subito, al primo sguardo. Lui diciassettenne appassionato d'opera, lei venticinquenne botanica mancata, con un'irrefrenabile passione per la vita. La scintilla sarebbe potuta scoccare dovunque. Eppure, quell'incontro avvenne in uno dei posti più terribili e crudeli della storia umana: il campo di Birkenau, ad Auschwitz. Zippi e David erano due prigionieri e sopravvissero anni in quel luogo di morte senza speranza, cinereo, freddo, abbrutito. Il loro amore, fugace e trattenuto ma intenso e viscerale, fu protetto e custodito anche dai loro amici e dagli altri prigionieri. Poi la liberazione, la fine della guerra e la promessa che si sarebbero riuniti presto. Cosa che non avvenne per anni, a causa di tradimenti inaspettati e circostanze fortuite che il destino disseminò come trappole, fino a un giorno di settant'anni dopo. Quando tutto sembrava perduto, ma non fino in fondo. Quella di Zippi e David è una storia vera che l'autrice ricostruisce attraverso interviste dettagliate, testimonianze orali, documenti e raccolte di memorie, sia edite sia inedite.


Un uomo di poche parole. Storia di Lorenzo, che salvò Primo
di Carlo Greppi
Laterza
328 pagine | 19,00€

In Se questo è un uomo Primo Levi ha scritto: «credo che proprio a Lorenzo debbo di essere vivo oggi». 
Ma chi era Lorenzo? Lorenzo Perrone, questo il suo nome, era un muratore piemontese che viveva fuori dal reticolato di Auschwitz III-Monowitz. Un uomo povero, burrascoso e quasi analfabeta che tutti i giorni, per sei mesi, portò a Levi una gavetta di zuppa che lo aiutò a compensare la malnutrizione del Lager. E non si limitò ad assisterlo nei suoi bisogni più concreti: andò ben oltre, rischiando la vita anche per permettergli di comunicare con la famiglia. Si occupò del suo giovane amico come solo un padre avrebbe potuto fare. La loro fu un’amicizia straordinaria che, nata all’inferno, sopravvisse alla guerra e proseguì in Italia fino alla morte struggente di Lorenzo nel 1952, piegato dall’alcol e dalla tubercolosi. Primo non lo dimenticò mai: parlò spesso di lui e chiamò i suoi figli Lisa Lorenza e Renzo, in onore del suo amico. Questo libro è la biografia di una ‘pietra di scarto’ della storia, di una di quelle persone che vivono senza lasciare, apparentemente, traccia e ricordo di sé. Ma che, a ben guardare, sono la vera ‘testata d’angolo’ dell’umanità.



Gli italiani e la soluzione finale. Chi si oppose ai nazisti? E come? 
di Christian Jennings
Longanesi
276 pagine | 22,00€

Italia, Seconda guerra mondiale. Quando Hitler diede l'ordine ai suoi ufficiali di attuare la «soluzione finale della questione ebraica», furono molti gli italiani – spesso ingiustamente dimenticati – che con incredibili azioni di ingegno e di coraggio garantirono la salvezza a centinaia di persone. Christian Jennings si è messo sulle tracce di queste persone e ha scoperto i loro nomi e le loro storie: il primario del Fatebenefratelli di Roma, Giovanni Borromeo, che ha inventato un'inesistente malattia infettiva altamente contagiosa, la Sindrome K, per salvare centinaia di ebrei dalla deportazione; il ciclista Gino Bartali, che consegnava messaggi ai partigiani tenendoli nascosti nella canna della sua bicicletta; don Francesco Repetto, che ha offerto riparo a centinaia di ebrei nelle case, nelle chiese, nei conventi dei paesi liguri; l'adolescente Ernestina Madonini, che ha salvato dalla deportazione la coetanea Eugenia Cohen nascondendola nella soffitta della sua casa nel cremonese.


Nata due volte
di Letizia Muratori
Orecchio acerbo
32 pagine | 16,50€

Aristocratica, la signora Sedia nella sua vita ne ha viste tante e più volte è stata spostata. Dal salotto al centralino, dalla cantina umida italiana fino all'appartamento berlinese. Ogni volta è testimone muta della grande storia che vede attraverso i vetri delle finestre e che spesso la turba. Lo stesso le accade nella sua piccola storia: prigioniera di un genere che non le appartiene per nascita - Sedia in tedesco è parola maschile. I tempi cambiano, come la gente intorno, i rapporti con il resto del mobilio talvolta sono un po' burrascosi, ma con la saggezza della vecchiaia, tutto si appiana e anche la delusione finale di aver solo sognato le sembra una fortuna. La fortuna di essere stata capace di essere viva, in mezzo alle vite degli altri. 
Età di lettura: da 6 anni.

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