LA TRAGEDIA DEL VENDICATORE
drammaturgia
e regia Declan Donnellan
versione
italiana Stefano Massini
scene
e costumi Nick Ormerod
luci Judith Greenwood, Claudio De Pace
musiche
Gianluca Misiti
personaggi
ed interpreti (in ordine alfabetico)
Ivan
Alovisio Lussurioso
Alessandro
Bandini Junior
Marco
Brinzi operatore
TV / giudice / guardia
Fausto
Cabra Vindice
Martin
Ilunga Chishimba operatore TV /
guardia
Christian
Di Filippo Supervacuo
Raffaele
Esposito Ippolito
Ruggero
Franceschini operatore
TV / vescovo / guardia
Pia
Lanciotti Duchessa
/ Graziana
Errico
Liguori Spurio
Marta
Malvestiti Castiza
David
Meden Ambizioso
Massimiliano
Speziani Duca
Beatrice
Vecchione operatore
TV / medico / guardia
coproduzione
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, ERT – Emilia Romagna Teatro
Fondazione
foto
di scena Masiar Pasquali
Declan Donnellan
dirige la sua prima produzione
al Piccolo Teatro e in Italia
con una compagnia tutta italiana
Il
pubblico ha applaudito al Piccolo Teatro le sue geniali regie di testi
shakespeariani: Cymbeline nel 2007, Macbeth nel 2010 e Racconto d’inverno nel 2016.
Ora,
Declan Donnellan, uno dei più grandi registi europei, Leone d’Oro alla
carriera, sceglie, per la sua prima produzione al Piccolo e in Italia, La tragedia del vendicatore del
giacomiano Thomas Middleton. In scena, una compagnia di attori italiani, per la
maggior parte cresciuti alla Scuola del Piccolo. Intrighi, corruzione,
lussuria, narcisismo e brama di potere in una corte del Seicento
spaventosamente contemporanea.
Contemporaneo di Shakespeare – era di
sedici anni più giovane del Bardo – Middleton attribuisce ai personaggi della
sua pièce nomi “parlanti”, così da connotarne fin da subito il ruolo e il
comportamento: Vindice, Spurio, Supervacuo, Lussurioso, Ambizioso, Castiza….
«Middleton e Shakespeare – spiega
Donnellan – si affermarono in una Londra teatro di cambiamenti dirompenti. Era
un tempo di boom economico e bancarotta, dominato da un disagio sociale
destinato a sfociare nella rivoluzione che avrebbe, alla fine, completamente
distrutto il contesto culturale dei due autori. Leggendo Middleton si
percepisce una minaccia incombente, che cresce come un tumore invisibile fino a
scoppiare, alimentata dal rancore e dall’ingiustizia.
Ci parla di un governo corrotto,
invischiato in loschi affari, di un popolo che si compra al prezzo dei beni di
consumo. Descrive una società ossessionata dalla celebrità, dalla posizione
sociale e dal denaro, dominata dal narcisismo e da un bisogno compulsivo di
auto rappresentarsi per convincere gli altri – ma soprattutto se stessi – di
essere buoni e belli».
«All’epoca l’Italia – conclude
Donnellan – era un luogo proibito che ben pochi inglesi avrebbero visitato.
L’Europa cattolica rappresentava, per gli Inglesi protestanti, un altrove
simile a quel che la Russia sovietica incarnava quando eravamo ragazzi: era il
potenziale invasore, latore di un’ideologia perniciosa».
Lo spettacolo, in italiano, sarà sovratitolato in
inglese nelle recite del 9, 13, 17, 20, 27 ottobre e 3, 10 novembre.
Sovratitoli a cura di Prescott Studio.
INFO
Dal 9 ottobre al 16 novembre 2018
al Piccolo Teatro
Strehler | Largo Greppi – M2 Lanza, 20121 Milano
Orari: martedì, giovedì e
sabato ore 19.30; mercoledì e giovedì ore 20.30 (salvo
mercoledì 7 novembre, ore 15 per le scuole); domenica ore 16.
Tutti i lunedì e giovedì 1 novembre riposo.
Durata: un’ora e 50 minuti senza
intervallo
Prezzi:
platea 40 euro, balconata 32 euro
Informazioni e
prenotazioni 0242411889 - www.piccoloteatro.org
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