Bittersweet, la nuova collana Sonzogno - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

martedì 14 ottobre 2014

Bittersweet, la nuova collana Sonzogno

Buongiorno miei cari lettori!
La Sonzogno inaugura la sua nuova collana diretta da Irene Bignardi, Bittersweet, incentrata sulla figura della donna. L'obiettivo della collana è quello di rispolverare romanzi del primo Novecento.
Domani 15 ottobre usciranno i primi due titoli: La garçonne di Victor Margueritte e La Matriarca di G.B. Stern.
Nel febbraio del 2015 invece uscirà Questo indomito cuore di Pearl S. Buck, premio Pulitzer e prima donna americana a essere insignita del Premio Nobel per la letteratura.

Io penso proprio che mi farò tentare da uno dei due titoli, anche se la scelta è difficile :P


Titolo: La garçonne
Autore: Victor Margueritte 
Pagine: 272
Prezzo: 16€

Se le donne hanno cominciato a portare il taglio “à la garçonne” è grazie a questo romanzo, uno dei più grandi successi editoriali degli Anni ruggenti. Quando uscì, nel 1922, questo romanzo suscitò un tale scandalo che il suo autore, Victor Margueritte (1866-1942), noto scrittore insignito della Legion d’onore, fu pregato di restituire l’onorificenza. La garçonne - il cui titolo definiva una categoria umana, le giovani spregiudicate, che passerà alla storia del costume - racconta con franchezza di linguaggio la storia di Monique, ragazza della buona società parigina che, alla vigilia del matrimonio, scopre che il futuro marito ha un’amante. Umiliata, si vendica e decide di prendere in mano il suo destino e i suoi amori. Curiosa di tutto, Monique cercherà occasioni libertine per emanciparsi, proverà esperienze diverse, sia con donne sia con uomini, che considera “strumenti di piacere”.
La garçonne vendette solo in Francia 750.000 copie, somma esorbitante per l’epoca, e ispirò ben quattro film, uno dei quali vide il debutto di Édith Piaf.


Titolo: La Matriarca
Autore: G.B. Stern 
Pagine: 320
Prezzo: 16€
Paragonato ai Buddenbrook di Thomas Mann, ma tanto più scanzonato e allegro, La Matriarca di G.B. Stern narra l’ascesa e il declino della famiglia Rakonitz, ebrei cosmopoliti che hanno girovagato per l’Europa prima di stabilirsi a Londra. La loro numerosissima tribù ruota attorno ad Anastasia, la Matriarca. È lei che comanda tra le mura di casa e sovrintende al destino di fratelli, figli, cugini, nipoti, per non parlare delle sventurate nuore. Per un secolo intero, dalle campagne napoleoniche alla prima guerra mondiale, è tutto un susseguirsi di matrimoni e bar mitzvà, amori e disincanti, guadagni e fallimenti. Pagina dopo pagina, nel tono tipico dell’umorismo ebraico, capace di sorridere anche in mezzo alle tragedie, si procede al ritmo incalzante della vita.

Negli anni Venti e Trenta G.B. Stern aveva il suo bel posto nell’élite letteraria londinese, era amica di tutti quelli che contavano. Aveva ottenuto un successo precoce, a soli ventun anni. Vennero in seguito dozzine di romanzi, testi per il teatro, brevi racconti, e fu perfino ingaggiata come sceneggiatrice a Hollywood. A quarant’anni dalla sua morte, di quella brillante produzione non si trovava in commercio più niente. Finché La Matriarca, il suo romanzo più famoso, è rispuntato nel 2013 sugli scaffali della più antica libreria di Londra, la Daunt Books, che lo ha ripubblicato con il proprio marchio, offrendogli una seconda vita. In Italia viene proposto per la prima volta da Sonzogno.

2 commenti:

  1. Rispolverare i romanzi di primo '900????? Presente!!!! *-* Però potevano curare di più le cover, che sono veramente brutte!!! >.<

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