Titolo:
Sherlock
Holmes - La sindrome di Abraham de Moivre
Autore: G. P. Rossi
Pagine: 72
Prezzo: 6,90€
Autore: G. P. Rossi
Pagine: 72
Prezzo: 6,90€
Uno strano telegramma, che fa riferimento al
famoso Abraham de Moivre e alla sua sindrome, porterà Sherlock e Watson ad
investigare sul segreto che si cela nell’oscuro rettorato di Borley, famoso per
i suoi fantasmi. Qui la giovane Betty, cameriera del dottor Watson, troverà la
morte, mentre Holmes riceverà una strana scatola che contiene un oscuro
segreto. Nel piccolo paese si scontrerà con strani e pericolosi personaggi che
celano la loro identità proprio per il possesso di ciò che vi è dentro quella
scatola. Chi si cela dietro quello strano oggetto e quale mistero contiene?
Questa volta Holmes sarà chiamato a risolvere uno dei casi più intricati che
gli siano mai capitati. ---- BIOGRAFIA ---- G.P. Rossi Nato a Roma e laureato
in Chimica all’Università Sapienza di Roma, lavora nel campo delle
telecomunicazioni occupandosi di IoT, eSIM e di Digital Identity. È giornalista
pubblicista e scrive su cor.com, testata che tratta di economia e innovazione
digitale. Ha già pubblicato alcuni racconti per la Giulio Perrone Editore nelle
antologie: Il Desiderio, Al Bar, Il Sogno, nonché un saggio sulla Digital
Identity e un altro sulla realtà virtuale, entrambi per Delos Digital. Ha
pubblicato "Sherlock Holmes. La vestaglia della contessa di
Castiglione" per la Castelvecchi Editore.
A quel punto avevo capito quasi tutto quello che ci era
successo. «Quindi sapevano che saremmo venuti qui? » chiesi
indignato e indifferente alla pistola. Holmes mi guardò con calma. «Certo
Watson, siamo stati pilotati sin dall'inizio ».
Ritornano le avventure di Sherlock Holmes firmate
G. P. Rossi. Dopo Sherlock Holmes. La
vestaglia della contessa di Castiglione (QUI la recensione), l’autore dà vita a un nuovo
mistero su cui devono indagare Sherlock Holmes e il dottor Watson.
La storia ha inizio con uno strano telegramma anonimo,
probabilmente indirizzato alla direttrice della Società Nazionale per il
suffragio femminile, Madame Garret. Betty, cameriera del dottor Watson e
suffragetta, si rivolge a Sherlock perché sente che c’è qualcosa che non va.
Dopo un iniziale rifiuto, l’investigatore inglese
non può fare a meno di analizzare lo strano testo. Ammetto che non conoscevo
Abraham de Moivre, ma nel libro viene data una spiegazione più che esauriente
sulla sua figura. Abrahm de Moivre è un matematico francese e intorno alla sua
figura gira una leggenda.
«Nell’ultimo
periodo della sua vita, de Moivre soffrì di letargia e, secondo un aneddoto,
avrebbe predetto la data della sua morte servendosi di un calcolo matematico.
Infatti, notando che dormiva quindici minuti in più ogni giorno, suppose che
sarebbe morto quando il sonno avesse raggiunto le ventiquattro ore.
Precisamente il 27 novembre 1754».
Holmes capirà ben presto che il telegramma è
indirizzato alla povera Betty. Ma cosa si nasconde dietro quella formula? E
cosa c’entra Betty in tutto ciò?
I due amici, giunti nell’Essex, iniziano ad indagare. Borley è un villaggio con un alone di mistero che non passa inosservato a Holmes e Watson. Soprattutto il rettorato ha un qualcosa di inquietante: secondo una legenda, una monaca sarebbe stata murata viva in una cella sotterranea dopo aver tentato la fuga con un cocchiere. E, a quanto dicono gli abitanti del villaggio, lo spettro di questa monaca continua ad aggirarsi in quei luoghi.
I due amici, giunti nell’Essex, iniziano ad indagare. Borley è un villaggio con un alone di mistero che non passa inosservato a Holmes e Watson. Soprattutto il rettorato ha un qualcosa di inquietante: secondo una legenda, una monaca sarebbe stata murata viva in una cella sotterranea dopo aver tentato la fuga con un cocchiere. E, a quanto dicono gli abitanti del villaggio, lo spettro di questa monaca continua ad aggirarsi in quei luoghi.
Come nel suo primo libro, anche qui G. P. Rossi ripropone un linguaggio scorrevole che permette al libro di essere divorato. I capitoli sono brevi e non appesantiscono la lettura.
Così come in Sherlock
Holmes. La vestaglia della contessa di Castiglione, ritroviamo un intreccio
con la storia. I fatti e i personaggi sono storicamente documentati e questa è
una cosa che apprezzo molto nei libri di questo autore. I fatti sono ben contestualizzati e ci troviamo nel periodo delle guerre anglo-boere. Per chi volesse avere più delucidazioni, nelle ultime due pagine ci sono brevi spiegazioni sui personaggi che incontriamo durante la narrazione e sugli avvenimenti. E, fidatevi, sarà impossibile non andare a curiosare ancora di più.
Inoltre, in questo secondo capitolo troviamo anche un collegamento con il primo: la contessa di Rouge, della quale non vi dirò di più perché dovete leggere entrambi!
Inoltre, in questo secondo capitolo troviamo anche un collegamento con il primo: la contessa di Rouge, della quale non vi dirò di più perché dovete leggere entrambi!
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