Il blog. La sua storia e la giornata mondiale dei blogger - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

sabato 2 maggio 2020

Il blog. La sua storia e la giornata mondiale dei blogger



Cos'è un blog? Quando nasce?

Il termine blog è la contrazione di web-log e significa diario in rete.

La nascita dei blog risale alla fine degli anni 90 in America: la data simbolica è il 18 luglio 1997, quando lo statunitense Dave Winer crea un software che consente di pubblicare contenuti sulla rete. Il 23 dicembre di quello stesso anno viene pubblicato il primo blog da parte di Jorn Barger, commerciante americano che apre la propria pagina personale dedicata al suo hobby, la caccia, e che può essere considerato uno dei pionieri del blogging. A quei tempi si parlava ancora di weblog e, il primo a usare il termine contratto fu Peter Merzhol, uno dei primi webblogger, fondatore di peterme.com.

La finalità del blog era quindi quella di parlare delle proprie passioni e di rendere non solo più piacevole la navigazione di un utente, fornendogli contenuti di gran interesse, ma anche di aiutarlo e agevolarlo nella sua ricerca di informazioni grazie alla presenza dei cosiddetti permalink, che consentono di creare una sorta di biblioteca digitale e di approfondire l’argomento trattato in un determinato articolo. Ma non solo: il blog inizia ad essere impiegato da alcuni utenti in modo diverso. Per esempio, Adrian Miles, in Australia, dà vita al fenomeno dei vlog, contrazione dei videoblog.

In Italia si inizia a parlare di blog dal 2001 con la nascita delle prime piattaforme gratuite che consentono la gestione di un blog. Tra il 2002 e il 2007 c’è un forte boom dei blog che conoscono un periodo di gran fortuna, in quanto ritenuti rivoluzionari mezzi di comunicazioni che consentono agli utenti di potersi esprimere, di poter parlare di ciò che più piace a loro. Si parla addirittura di Blog Generation, come afferma Giuseppe Granieri, che dedica a questo fenomeno uno studio approfondito, analizzando in modo minuzioso la blogosfera nella sua totalità, con i suoi autori, i suoi utenti e le sue caratteristiche.

Nel 2007 si è provato a regolamentare i blog con un disegno di legge che obbligava la registrazione al Tribunale di questi, ma nulla viene poi di fatto attuato. Un blog che non ha una periodicità fissa, che è proprio ciò che lo contraddistingue da un giornale, non ha l’obbligo di registrazione. Al giorno d’oggi non vi è ancora nessuna legge che riguarda direttamente i blogger e la questione resta ancora aperta, poiché si può sequestrare preventivamente un articolo ritenuto diffamatorio solo se il blog è di proprietà di un giornalista professionista.

Nel 2010 sembra iniziare una crisi per i blog a causa dell’affermarsi dei social network, che appaiono come strumenti più rapidi per lo scambio di opinioni grazie alla possibilità data agli utenti di poter pubblicare propri commenti e creare contenuti in modo rapido. Ma è tutto momentaneo: infatti i social appaiono comunque limitati sotto alcuni punti di vista e i blog offrono un margine di comunicazione più ampio. Secondo Granieri, i blog coinvolgono così tante persone che

Non ha neanche più senso parlare di blogger. Ormai chiunque può utilizzare un weblog per avere un suo punto di presenza in Rete e per pubblicare i suoi contenuti, e coloro che lo fanno non hanno in comune se non un paio di conoscenze procedurali, utili a far funzionare l’applicazione che gestisce i contenuti e li pubblica. […] Dunque, oggi che i weblog hanno imposto il loro standard e sono così diffusi, potremmo anche fare a meno del termine o limitarci ad usarlo come pura semplificazione analitica, come facile metonimia per indicare che dietro ogni weblog c’è un individuo e il suo punto di vista sul mondo. [G. Granieri – Blog generation]

I blog nel corso della loro evoluzione hanno mutato aspetto: da semplici diari di bordo sono diventati, ad oggi, dei siti web ben curati non solo nella parte del contenuto, ma anche per quanto riguarda la grafica e l’ipertesto. Inoltre, non sono più solo da considerarsi semplici pagine personali, perché possono essere usati come strumenti di lavoro che vanno a integrare l’attività di aziende o giornali.


Giornata mondiale dei blogger: quando è nata


Dunque, i blog, ad oggi, hanno acquisito una loro autorità nel mondo del web. Dal 2010, è stata anche istituita una Giornata Mondiale dedicata al blogger che si festeggia il 2 maggio. È al movimento World Bloggers Day, nato a Cebu, nelle Filippine, che si deve la creazione di questa Giornata volta a riconoscere il ruolo dei blogger, a valorizzarlo e a celebrare la libertà d’espressione. Inoltre, con questa ricorrenza si vogliono anche celebrare tutti quei blogger che sono rimasti vittime dopo aver utilizzato il blog come strumento di denuncia. Tra questi, si ricordano l’iraniano Omid Reza Mir Savafi, morto in carcere in seguito alle critiche rivolte all’Islam; il brasiliano Edinaldo Filgueira, che aveva denunciato i reati del governo locale; Aleksej Navalny, blogger russo oppositore di Putin. Per noi che viviamo in un Paese democratico, è inaccettabile pensare di dover pagare con la vita se ciò che scriviamo, sebbene scritto nel rispetto altrui, va contro le idee di chi è al potere. La Giornata mondiale dei blog nasce proprio con questo intento; tutelare la libertà d’espressione, che deve essere un diritto imprescindibile di ogni essere umano. 

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